mercoledì 11 dicembre 2013

pc 11 dicembre - fascio forconi -- usando Gramsci..qualche stralcio di commento giusto insieme a tante sciocchezze seminate da altre componenti

......Gramsci: “Avviene quasi sempre che a un movimento «spontaneo» delle classi subalterne si accompagna un movimento reazionario della destra della classe dominante, per motivi concomitanti: una crisi economica, per esempio, determina malcontento nelle classi subalterne e movimenti spontanei di massa da una parte, e dall’altra determina complotti dei gruppi reazionari che approfittano dell’indebolimento obbiettivo del governo per tentare dei colpi di Stato”.

Non è un caso che il sostegno esplicito venga dalla Lega e da Forza Nuova. Come anche il togliersi il casco da parte di CC, Finanza e Polizia viene giustificato come un atto di solidarietà con i manifestanti da UGL e SIULP, apprezzato da Grillo e dal sen. Stefano Esposito (PD) famigerato sostenitore della TAV e fustigatore delle comunità ecoresistenti della Val di Susa.
Se non rilanciamo la mobilitazione di classe, nei quartiere, nelle scuole, nei posti lavoro, nella società diffusa, se a tutto ciò non seguono alleanze di fase con settori aggrediti dalla crisi, allora le manifestazioni partite il 9 possono trovare il consenso sociale trasversale per una svolta reazionaria con il sostegno popolare. Insomma, non si deve sottovalutare il fenomeno. Non è un caso che le motivazioni, vanno dirette alla pancia della popolazione italiana. Non scordiamoci che per anni la retorica qualunquista e la demagogia populista, ha fatto breccia, in assenza di una organizzazione di classe e di una forte alternativa anticapitalista.
"Le classi medie, i piccoli industriali, il piccolo commerciante, l'artigiano, il contadino, combattono tutte quante la borghesia per preservare dalla rovina la loro esistenza di classi medie. Dunque, esse non sono rivoluzionarie, ma conservatrici. Ancora peggio esse sono reazionarie, perché cercano di riportare indietro la ruota della storia. Se sono rivoluzionarie, è perché temono nel loro imminente passaggio nel proletariato; in quanto essi difendono in tal modo i loro interessi futuri, non quelli attuali; abbandonano il proprio punto di vista per assumere quello del proletariato." K. Marx, F. Engels. Manifesto del Partito Comunista.
* Rete dei Comunisti - Roma


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