mercoledì 27 novembre 2013

pc 27 novembre - Fiat/Marchionne: crisi e problemi di soldi? Ma quando mai…

Come si sa nella crisi i padroni, soprattutto quelli delle grandi industrie, ristrutturano, dicono che si tratta infine di una occasione, una opportunità… e in questo la Fiat guidata da Marchionne non ha fatto differenza, soprattutto se guardiamo alle scuse accampate per la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese (ogni auto prodotta a Termini, diceva, ma dopo che l'anno prima aveva fatto un piano di raddoppio della produzione e degli operai! gli costava 1000 euro in più rispetto alle altre fabbriche), ma non solo, anche Irisbus, Cnh, e Alfa di Arese.

Ma dato che le cifre che la Fiat, adesso anche Chrysler, spende in stipendi per Marchionne e il signor Palmer (e prendiamo in considerazione solo questi due dirigenti) per forza di cose dobbiamo parlare di presa in giro perché, secondo una indagine del Sole24Ore, solo il signor Marchionne "Il numero uno della Fiat ha guadagnato 47,9 milioni di euro complessivi, al lordo delle tasse, di cui 4,27 milioni come ad Fiat, 2,89 milioni come presidente della Fiat industrial, ma il grosso del guadagno deriva dalle azioni gratuite che gli sono state assegnate all'inizio del 2012, in base al piano del 2009. Questi titoli, secondo i documenti della società, valevano 40,7 milioni di euro. Un superpremio che la Fiat ha assegnato a Marchionne sulla base dei risultati." E quali sarebbero i "risultati" se non la "capacità" di licenziare migliaia di operai?
Il signor Richard Palmer, invece, "il chief financial officer (Cfo) di Fiat e di Chrysler" passa da 750mila a 950mila dollari l'anno e "ha ricevuto nel 2012 un compenso complessivo di 3,7 milioni di dollari (circa 2,7 milioni di euro)"


E tutto questo mentre Marchionne sta elaborando il proprio programma industriale che presenterà in aprile, rafforza il nuovo stabilimento di Pernambuco in Brasile e spera ancora di strappare qualche miliardo di dollari agli operai del Fondo Veba!

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