martedì 12 novembre 2013

pc 12 novembre - Palermo: il sindaco aderisce alle manifestazioni del 15 novembre... il populismo sfacciato di Orlando e l'impotenza dei sindaci “strani”

È chiaro a tutti, e lo denunciamo da tempo, che il governo Letta/Alfano/Napolitano sta peggiorando a ritmo crescente le condizioni di lavoro, di salute e di vita in generale dei proletari e delle masse popolari. Al centro di questa politica c'è il desiderio della borghesia italiana di continuare a fare profitti “come prima” anche nella crisi e perciò, strappando passo dopo passo i diritti conquistati dalle masse, aumenta il livello di repressione sociale verso tutti coloro, dagli operai alle famiglie che occupano case... insomma verso tutti quelli che si ribellano e provano ad organizzarsi.

Il Sindaco di Palermo Orlando che dice che il sindaco “lo sa fare” questo lo “sa bene” perché è lui che in questa città aumenta il livello di tensione, partecipando di fatto alla repressione, quando non fa nulla per risolvere il problema dei precari storici (anzi, ha detto che non li vuole nemmeno gratis!), dell'inquinamento ambientale, quando chiama la polizia per sgomberare le case occupate, e non usa i milioni e i beni materiali sequestrati alla mafia... e tutto questo mentre si riempie la bocca di “legalità”, e infatti si tratta della “legalità” della classe borghese che è di fatto illegalità sociale diffusa che porta a continui disastri sociali!

Questo modo di agire populista e vigliacco - prima farsi eleggere con programmi stellari e poi dire che non possono fare niente perché non ci sono soldi - lo hanno in comune i cinque sindaci grillini in giro per l'Italia e il sindaco di Messina.... che dice che non può fare niente per tutti quelli che bussano alla sua porta e che così non si può amministrare la città. Viene da sé che per coerenza e dignità personale,, a questo punto, ci si dovrebbe dimettere e con gesto eclatante consegnare le chiavi della città al Presidente della Repubblica... e abbandonare la poltrona imbottita di soldi!

L. stabilita': sindaco Palermo, politiche su spesa pubblica sono mannaia sociale

Palermo, 11 nov. - (Adnkronos) - "Mai come in questo momento le politiche di contenimento della spesa pubblica si stanno trasformando in una mannaia sociale, che rischia solo di deprimere ulteriormente l'economia creando nuovi disoccupati e nuovi poveri". A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, annunciando l'adesione dell'Amministrazione comunale alle manifestazioni indette a livello nazionale da Cgil e Uil per chiedere al Governo e al Parlamento nazionali un nuovo approccio ed una nuova nuova filosofia in vista dell'approvazione dell'imminente manovra economica. In particolare, il Comune di Palermo aderisce all'iniziativa territoriale indetta per il 15 novembre in città. "Facciamo nostra la battaglia affinché il riequilibrio dei conti pubblici si accompagni con una chiara scelta di campo per la coesione e la solidarietà sociale - spiega il primo cittadino - e perché siano individuati strumenti seri per il rilancio della crescita e dell'occupazione. Le Amministrazioni locali sono oggi la linea di frontiera del rapporto fra Stato e cittadini e continuando nella politica di tagli e limitazioni alla spesa, si ritroveranno presto, se già non si trovano, nell'impossibilità di garantire i servizi essenziali". Per Orlando "di fronte ad un sistema di tagli indiscriminati e privi di una visione sociale, a farne le spese non sono e non saranno né gli sprechi né i meccanismi clientelari, ma soltanto i servizi essenziali e quindi, in ultima analisi, le fasce sociali più deboli e già provate dalla crisi".

(11 novembre 2013 ore 21.32)

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