mercoledì 9 ottobre 2013

pc 9 ottobre - L'Italia imperialista è centrale per i piani d'aggressione ai popoli oppressi e per la repressione delle masse arabe

contro l'imperialismo dei padroni

con le masse arabe che combattono l'imperialismo e i regimi ad esso asserviti




Duecento marines trasferiti a Sigonella


I marinai Usa sono stati trasferiti in Sicilia da una base militare spagnola per far fronte a un'eventuale situazione di emergenza per le rappresentanze diplomatiche Usa in Libia. Lo riferisce la Cnn
Sigonella, 08 Ottobre 2013
Fonti militari Usa hanno riferito alla Cnn che ieri 200 marines sono stati trasferiti ieri da una base militare spagnola a quella di Sigonella, in Sicilia. Questo, per far fronte a un'eventuale situazione di emergenza per le rappresentanze diplomatiche americane in Libia. Lo spostamento dei duecento militari è stato eseguito in coordinamento con il Dipartimento di Stato e deciso come "misura precauzionale" per le possibili conseguenze della cattura in Libia da parte degli Stati Uniti del presunto membro di Al Qaeda Abu Anas al-Libi.

dal quotidiano dei padroni di confindustria In Italia le prime reclute libiche

Arriveranno in Italia in ottobre le prime 400 reclute libiche destinate a seguire corsi di addestramento nell'ambito del programma di sostegno al governo di Tripoli approvato nel giugno scorso dal G-8. In tre anni 19.500 militari e agenti di polizia di Tripoli saranno addestrati all'estero e di essi l'aliquota maggiore verrà in Italia.
A confermare l'arrivo del primo contingente di reclute è stato ieri l'ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Buccino Grimaldi, che all'agenzia Adnkronos international ha riferito di un «impegno per la formazione di circa seimila militari» sottolineando che «il primo contingente dovrebbe partire a brevissimo» e che il 19 settembre i libici renderanno note le liste delle prime 1.500 reclute . «Di questi noi italiani ne formeremo circa 400 con una fase iniziale di 2 o 3 settimane a Tripoli. Poi, nell'ultima decade di ottobre, le reclute verranno in Italia per un addestramento intensivo di 14 settimane».
L'ambasciatore ha confermato che «impegni simili sono stati presi da Londra e Washington». L'Italia schiera da due anni a Tripoli un nucleo di istruttori che opera all'interno delle scuole militari e di polizia libiche nell'ambito dell'Operazione Cyrene, finanziata nel 2012 con 10 milioni di euro e quest'anno con 7,5 comprendenti anche la consegna di equipaggiamento e blindati Puma. L'organico massimo previsto di 100 istruttori non è stato finora raggiunto a causa delle difficili condizioni di sicurezza e dell'assenza di un accordo che consenta agli italiani di portare le armi. A preoccupare inoltre è il bacino di arruolamento delle forze libiche, rappresentato dalle milizie che combatterono il regime e controllano ancora il Paese, le più importanti delle quali sono di ispirazione salafita. Il rischio è quindi di addestrare indirettamente jihadisti.

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