venerdì 25 ottobre 2013

pc 25 ottobre - Il "modello Sicilia" e la "rivoluzione" di Crocetta… hanno portato al fallimento...

Bloccati gli stipendi per precari e forestali… ferme tutte le spese per servizi sociali e assistenziali!

Le chiacchiere di questo altro burocrate parassita del Partito Democratico si smascherano con i fatti: dalle infinite manifestazioni di ogni tipo di precari al blocco di tutte le attività per "mancanza di fondi"!!! Mentre si sviluppa una guerra interna ai partiti al potere della Regione Siciliana per le poltrone imbottite di soldi e tutti i politici, tra cui tanti che finiscono indagati o in galera per corruzione, continuano ad incassare stipendi d'oro!
Crocetta, per rifarsi una faccia, approfitta, come un lurido avvoltoio, della platea offerta dalla disgrazia degli immigrati, e allora sì, spende parole di " umana comprensione"…

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Si ferma la spesa della Regione. Stop ai fondi per finanziare gli enti locali, i servizi sociali e assistenziali, gli stipendi dei precari e le principali voci del sistema agricolo fra cui quelle per forestali, consorzi di bonifica ed Esa. È l'effetto del rapido raggiungimento dei limiti imposti dal patto di stabilità e solo una trattativa fra Stato e Regione dall'esito imprevedibile può far ripartire i pagamenti pubblici. Per alcuni si rischia un congelamento fino a gennaio.

Il caso
A differenza di quanto accadeva negli anni scorsi, lo stop non è stato deciso per decreto. La cassa regionale non è stata chiusa per evitare di far crescere la spesa che produce deficit. "Il problema – spiega l'assessore all'Economia, Luca Bianchi –à è che quasi tutti gli assessorati hanno raggiunto il tetto di spesa imposto dalla trattativa per il patto di stabilità". In pratica giù a metà ottobre gli assessorati hanno speso quanto lo Stato prevede di far spendere in un anno. "E ora abbiamo problemi enormi su tutti i fronti – ammette Bianchi - anche perché non possiamo fermare la spesa legata al cofinanziamento degli investimenti con i fondi europei per evitare di perdere i contributi comunitari". Il problema che si è verificato è molto tecnico: "La Regione – spiega Bianchi – quest'anno non ha ancora siglato il patto di stabilità con lo Stato. Non siamo i soli, è così per quasi tutte le regioni. Il punto è però che noi abbiamo chiesto di poterci spingere fino a una spesa che vale circa 5,8 miliardi e lo Stato fino a oggi ci ha invece proposto il tetto di 4,9 miliardi. In attesa di firmare l'accordo, dobbiamo restare dentro un margine di prudenza per evitare di ritrovarci già oltre i limiti da concordare". In pratica, si rischia di concordare tetti di spesa già sforati.

Le spese bloccate
Bianchi avrà un incontro decisivo al Ministero dell'Economia in questi giorni. Nell'attesa è lunghissimo l'elenco delle spese già bloccate. "All'assessorato Famiglia e Lavoro – spiega Ester buonafede – abbiamo fermato i fondi destinati ai precari e tutti quelli per i servizi socio-assistenziali destinati a minori, anziani e disabili. Quest'anno abbiamo sbloccato spese risalenti a parecchi anni prima e questo ci ha fatto raggiungere rapidamente il tetto. Ora non possiamo più spendere un euro". Agli Enti locali sono stati bloccati i trasferimenti ordinari: "Gli ultimi sono arrivati due mesi fa – spiega Paolo Amenta, presidente dell'Anci – e riguarda la prima trimestralità dei fondi che servono per far funzionare i Comuni. I sindaci, per assicurare i servizi, sono costretti a ricorrere a scoperture di tesoreria che provocano interessi salatissimi. C'è un grave problema di liquidità".

Gli stipendi congelati
La Bonafede ha proposto a Bianchi di decidere delle deroghe per gli assessorati più esposti, quelli che hanno pagamenti obbligatori legati a stipendi e contributi. L'assessore all'Economia sta provando a ricavare margini di spesa togliendo qualcosa agli assessorati che non hanno ancora raggiunto i rispettivi tetti. Manovra complicata che Bianchi vorrebbe effettuare limitando le deroghe alle spese per stipendi.
A pressare in questo senso sono tutti gli assessori che gestiscono stipendi: "Io ho bloccato fondi per forestali, personale dell'Esa e di consorzi di bonifica – spiega l'assessore all'Agricoltura, Dario Cartabellotta -. Avete idea di cosa significa tenere in sospeso una platea di 25 mila persone…?"

Giornale di Sicilia

25 ottobre ’13

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