giovedì 24 ottobre 2013

pc 24 ottobre- Della morte del disabile dopo il presidio al Ministero a Roma sono responsabili tutti i governi che hanno fatto gli interessi dei padroni/baroni della sanità, delle cooperative, e che hanno negato il diritto all'assistenza ai disabili e alle loro famiglie

Raffaele Pennacchio, 55 anni, medico di Macerata Campana, malato di sclerosi laterale amiotrifica, era componente del direttivo del Comitato 16 novembre onlus


«Il governo ce l’ha sulla coscienza»

Il Comitato 16 novembre: era un combattente, costretti a fare nove presidi. La moglie: «È morto per lo stress».

«Questa morte ce l’hanno sulla coscienza il governo precedente e quello attuale, che ci hanno costretto a fare nove presidi in un anno e mezzo». Sono parole durissime quelle di Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre Onlus, dopo la morte di Raffaele Pennacchio, il medico di 55 anni malato di Sla morto dopo due giorni di presidio a Roma per chiedere più fondi per l’assistenza domiciliare dei disabili gravissimi, due giorni in condizioni estreme, al freddo della notte, allettati e intubati, con uno di loro che si è staccato addirittura il respiratore.



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