martedì 17 settembre 2013

pc 17 settembre - parlamentari, partiti, ecc. all'ombra del governo Napolitano-Letta tutti impegnati per salvare Berlusconi


ROMA - Enrico Buemi, il senatore socialista che durante i lavori della Giunta per le elezioni e le immunità si è polemicamente opposto ai "diktat" del Pd, getta sul tavolo della questione Berlusconi una proposta destinata inevitabilmente a far discutere, ma che indica una concreta via d'uscita dalle sabbie mobili in cui la vita politica italiana si è infilata nel giudizio sulla decadenza da senatore del Cav. E dichiara: "La mia proposta, oltre ad avere dei supporti giuridici inconfutabili, ha anche un obiettivo politico. Le sentenze vanno eseguite, rispettando la legge".Buemi propone, in sintesi, che Berlusconi sia dichiarato decaduto dalla giunta perché interdetto dai pubblici uffici con una sentenza passata in giudicato e non per le norme contenute nella legge Severino, avversata dal Pdl che la ritiene inconstituzionale perché retroattiva, che potrebbe essere impugnata...... Con la  differenza che l'effetto dell'operatività della decisione della Giunta rimarrebbe sospeso fino a quando la Corte d'Appello di Milano, rideterminando gli anni di interdizione, così come richiesto dalla Cassazione, comporterà come conseguenza la comunicazione al Senato della cancellazione di Silvio Berlusconi dalle liste elettorali. In pratica, Berlusconi sarebbe dichiarato di fatto decaduto, ma resterebbe in carica fino alla  conclusione della procedura legata al rinvio della Cassazione alla Corte d'Appello di Milano per la ridefinizione della durata dell'interdizione dai pubblici uffici del leader del Pdl.
 
C'è chi dice no

Casson: "Il presidente Stefano ha detto no a lodo Buemi". Il presidente della Giunta per le elezioni del Senato, Dario Stefàno, ha "dichiarato non accoglibile perché infondata" la proposta del senatore del Psi Enrico Buemi". Lo ha riferito il senatore del Pd Felice Casson, a margine dei lavori della giunta, confermando che i tempi (voto domani sera) saranno rispettati, come conferma lo stesso Stefàno.
Dal M5S intanto giungono le parole di Riccardo Nuti, su Sky Tg24, a ribadire: "E' assurdo stare appesi a un delinquente. Il governo dovrebbe dire: siamo noi che non trattiamo con un delinquente e per il bene del Paese stacchiamo noi la spina". Lo stesso Nuti ha poi richiamato la tesi di Grillo, che vorrebbe il "pdmenoelle" muovere nell'ombra per correre in aiuto del Cav. "Ci potrebbero essere franchi tiratori del Pd pronti a salvare Berlusconi".



altra ancora di salvataggio dal PD
Sul fronte dem, Roberto Speranza, intervenendo ad Agorà Estate, su Rai Tre, offre la sua visione della diatriba "voto palese o voto segreto". "Innanzitutto deciderà il Senato e non noi. Personalmente sono per il rispetto rigoroso delle leggi e delle procedure. Il fatto che il voto riguardi Berlusconi non può determinare uno stravolgimento delle norme. La legge è uguale per tutti e, se nel regolamento del Senato è previsto il voto segreto, sono per non cambiare la regole a poche ore dal voto". 

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