lunedì 16 settembre 2013

pc 15 settembre- I veri terroristi che commettono crimini contro l'umanità sono gli imperialisti e i sionisti! Allo stato nazisionista isreliano, questo cane da guardia degli interessi dell'imperialismo, questo stato terrorista puntello USA nella guerra alla Siria e genocida delle masse palestinesi, nessun organismo internazionale contesta il suo arsenale atomico e le sue armi di distruzione di massa!

 Israele: armi chimiche dal 1983

di Emma Mancini

Betlemme. Mentre il mondo guarda alla Siria e Washington si arrampica sugli specchi per dimostrare l'utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Bashar al-Assad, spuntano nuove rivelazioni sugli arsenali in mano israeliana. In un reportage di Foreign Policy, pubblicato due giorni fa, compaiono documenti della CIA secondo la quale nel 1983 Tel Aviv ha avviato un vasto programma per rifornirsi di armi chimiche.

Per molti una notizia che fa poco scalpore: tra il 2008 e il 2009 la Striscia di Gaza subì un attacco senza precedenti, oltre 1.400 vittime. Durante Piombo Fuso, l'aviazione e l'esercito israeliano utilizzarono fosforo bianco contro la popolazione civile, un'accusa che Israele ha sempre rigettato ma che troverebbe conferma nelle prove raccolte da medici e infermieri, improvvisamente trovatisi di fronte a ustioni e ferite mai viste prima.

Secondo le rivelazioni di Foreign Policy, l'intelligence statunitense ritiene che Israele ha immagazzinato armi chimiche e biologiche già da trent'anni, al fine di completare il proprio arsenale nucleare. A dimostrarlo, una serie di documenti risalenti al 1983, chiusi negli archivi della CIA.

L'anno prima, nel 1982, satelliti spia americani individuarono "un probabile centro di produzione di gas nervino a Dimona, nel deserto del Negev", luogo che da anni viene identificato come magazzino nucleare israeliano. "Non possiamo confermare se Israele possiede agenti chimici letali, ma molti indicatori ci portano a ritenere che ha a disposizione sia gas nervino persistente e non persistente - si legge in uno dei documenti CIA - Si ritiene che esistano anche altre produzioni chimiche all'interno della ben sviluppata industria israeliana". Tra queste il famigerato sarin, gas che secondo Washington sarebbe stato utilizzato dal regime di Damasco a Ghouta, Damasco, il 21 agosto scorso.

Per ora Israele non commenta: l'ambasciata di Tel Aviv a Washington non ha rilasciato dichiarazioni in merito al reportage. Israele è uno dei quattro Paesi possessori di armi nucleari non riconosciuti come tali nell'ambito del Trattato di Non-proliferazione Nucleare. Tel Aviv non ha mai rilasciato dichiarazioni in merito, ma si ritiene che abbia avviato il proprio programma nucleare subito dopo la fine della Guerra dei Sei Giorni, nel giugno 1967. E sebbene non esistano dati certi, si stima che Israele possieda dalle 70 alle 400 armi nucleari.

Appare comunque stravagante l'attività di indagine della CIA sull'arsenale chimico israeliano: i servizi segreti americani hanno avviato la produzione e la sperimentazione di agenti chimici in casa israeliana, a partire dagli anni '70. Forse, quello che la CIA non sapeva era il proseguimento dell'attività nucleare e chimica israeliana, tenuta nascosta, ma che per molti altro non è che un segreto di Pulcinella.

Fonte: Nena News


Lunedì, 16 Settembre 2013
Israele, 80 testate e la possibilita' di multiplicarle

Israele non conferma neppure rifiuta mai il possesso delle armi nucleari, pero' a secondo del nuovo rapporto degli esperti USA, il regime possiede almeno 80 armi nucleari operative e ha pure abbastanza materiali per produrrne altri 190.

In base al resoconto pubblicato dal "Atomic Scientists", gli esperti della proliferazione nucleare, Robert S. Norris e Hans M. Kristensen ritengono che Israele abbia fermato la produzione di armi atomiche in 2004 dopo aver ottenuto 80 munizioni.

Comunque, il regime sionista oltre a possedere abbastanza "materiale" a produrre 115 bombe atomiche, puo' multiplicare facilmente il numero delle sue testate. Lo rivelano le stesse fonti.

"Israele sta dotando alcuni dei suoi sottomarini di missili da crociera con capacita' nucleare" dice Il rapporto, riecheggiando la ricerca annuale del  2013 del "Stockholm International Peas Research Institute" su armamenti e la sicurezza internazionale che ha anche suggerito che Israele potrebbe avere i sottomarini con capacita' nucleare per lanciare i missili da crociera.

I sospetti vennero alimentati dal fatto che la Germania forni' Israele con cinque sottomarini di Dolphin-class, presumibilmente in grado di lanciare missili nucleari, nonche' stipulo' un contratto a produrre il sesto.

Tutto cio' non si sa quanto testate nucleari in totale potrebbero essere schierate, mentre Israele continua a mantenere la sua politica di lunga data, sulla opacita' nucleare. Nel Dec.2012 Israele ancora una volta, ha respinto l'ultima richiesta da parte dei membri del trattato di Non-proliferazione delle armi nucleari a proposito di aderire ad accordo.

Tutto sommato, arsenali israeliani per le armi di distruzione di massa sono sotto controllo insolito, per quando richiede il piano Usa- Russia per la distruzione delle armi chimiche nella Siria, il che e' visto come un passo significativo verso una regione priva di WMD .

Documenti recentemente declassificati della CIA, suggeriscono che, decenni anni fa,Israele abbia segretamente costruito la sua propria riserva di armi chimiche e biologiche. Tale ipotesi ha aggiunto piu' carburante alla denuncia persistente che costantemente accusa Israele di possedere armi nucleari. Il regime d'occupazione rimane uno dei soli sette paesi che non ha mai ratificato neppure la Convenzione sulle armi chimiche.

Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, domenica, nel suo discorso ha affermato che " In ogni caso, Israele deve essere pronto a difendersi da sola contro ogni minaccia e questa capacita' e prontezza sono piu' importanti che mai."




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