giovedì 12 settembre 2013

pc 12 settembre - Altri arresti per i No Tav: Repubblica delle manette - Essere No Tav è un reato?

Ieri mattina è andato in scena l’ennesimo atto repressivo da parte della procura di Torino che è riuscita a trovare altri reati da addossare ai notav. Questa volta la ricerca ossessiva e compulsiva di qualche presunto reato da sbattere in prima pagina, ha portato i pm con l’elmetto, Rinaudo e Padalino, a richiedere gli arresti per Giuliano, Maurizio e Giobbe, accusati di violenza privata.
I fatti contestati sono relativi ad un provvedimento che aveva già portato a fine agosto ad una perquisizione per Giuliano con il sequestro di tutto il suo materiale audio-visivo. Oggi gli arersti domiciliari per un fatto che connota marcatamente lo stretto legame tra Procura e “giornalisti” compiacenti. I fatti contestati riguardano la marcia “over 50″ che si era tenuta il 10 agosto al cantiere di Chiomonte e coinvolgono una collaboratrice di Repubblica che venne crticata da molti manifestanti perchè, tra gli altri, capace di scrivere articoli copiando e incollando dai comunicati stampa della Questura, mettendoci poi del suo (astio) perchè in stretti legami con un noto giornalista de La Stampa che ai notav sta dedicando parte della sua vita riversandoci tutte le turbe mentali che lo attanagliano. Una cosa normale, che avviene molte volte in Valle, scambi di opinioni anche decise, che stanno nei limiti della discussione, perchè comunque criticare un giornalista è un atto di confronto normale, come ci sembra di vedere in questo paese, forse lesa maestà per alcuni, ma ancora possibile a meno che questo non avevnga in Val di Susa. Da qui nasce tutto, ed oggi uno degli articoli criticati scritti dalla collaboratrice (forse in vena di assunzione?) di Repubblica non è più presente sul web sarà un )
In Val di Susa nulla è un caso, lo abbiamo capito, ed oggi tre notav vengono messi agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza privata, reato utile a chiedere le misure cautelari e a fare un prima pagina con i mostri di turno.
Magistratura e informazione embedded si trovano allo stesso tavolo in questa vicenda e la Repubblica delle manette ha svolto ancora una volta il suo ruolo da cronisti della lobby del Tav.
Libertà per Giuliano, Maurizio e Giobbe! Libertà per i notav!

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