venerdì 9 agosto 2013

pc 9 agosto - NO MUOS - domani corteo a Niscemi


muos 95Domani è prevista a Niscemi una grande manifestazione popolare che finirà alle porte della base della U.S.Navy in contrada Ulmo; sarà la prima larghissima iniziativa dopo la scelta della Regione guidata da Rosario Crocetta di "revocare le revoche" e quindi permettere il compimento dei lavori di costruzione del Muos. Ma il Movimento non si è mostrato inerme davanti i trabocchetti politici e rilancia la lotta a partire, appunto, da questi intensi giorni di agosto. Anche questa volta risponderanno/ risponderemo in tanti, dalla Sicilia e non solo: ecco i nostri perchè.

Fase.
A volte, quando lo squilibrio di forze sembra insuperabile, succede che a diventare fondamentale sia la determinazione. Succede cosi che anche partite che sembrano più difficili di altre regalino sorprese: gli avversari sono forti, anzi, si moltiplicano ma la reazione c'è, si vede, colpisce nel segno. La determinazione è un'arma in più per chi non accetta di subire la prepotenza!
Con questo spirito si apre la settimana NoMuos di lotta contro avversari di non poco conto: Usa, Governo italiano, lobbies della guerra e, infine, governo regionale siciliano. Con questo spirito incombe quella che si preannuncia come una grande manifestazione, quella di domani, 9 agosto, a Niscemi, fuori dalla base della marina militare statunitense.
C'è una nuova fase, politico-sociale; c'è il voltafaccia di Crocetta che da presunto paladino della lotta contro il Muos svela, se ancora servisse, il volto sporco della politica; ma ci sono anche i Comuni occupati (Niscemi, Caltagirone, Ragusa, Piazza Armerina, Modica) e un Campeggio di lotta che fa da cornice a questa fase di rilancio della mobilitazione.
In migliaia stanno giungendo in queste ore a Niscemi, sintomo della diffusione di una battaglia che sta facendo parlare di sè.
Gli ultimi mesi di mobilitazione permanente ci danno infatti il segno di una costante crescita del Movimento NoMuos che, come sostenevamo lo scorso inverno, aveva saputo cambiare pelle: da movimento d'opinione a movimento reale di lotta. Così, nonostante sia proporzionalmente cresciuta la repressione, si siano moltiplicate le pressioni, la mobilitazione si è fatta quotidiana e trasversale: le mamme NoMuos, i presidi, i picchetti, i tagli delle reti. Questo nonostante le trappole di una politica marpiona, intenzionata a prendere tempo mostrando un volto buono. Assessorati, giudici e tribunali, relazioni scientifiche e pareri potevano essere il grimaldello attraverso cui soffocare la protesta. Almeno nei piani delle controparti. Ma gli anticorpi hanno funzionato, il Movimento NoMuos non ci è cascato e, se dall'alto si provava a depotenziare, in basso si sedimentavano pratiche, soggettività.
Oggi si apre una nuova fase, quella in cui il fronte avversario si compatta; quella in cui gli interessi economici, di potere e sfruttamento, devono (o provano a) dettar legge.
Ora più che mai è quindi il tempo di una resistenza autonoma, popolare, di massa. É il tempo di riaffermare diritti ed alzare la voce. É il tempo di fermare il Muos!
Per queste ragioni torniamo tutti a Niscemi, perché la giornata di domani può davvero dare un segnale chiaro di quanto forte sia la volontà dal basso di fermare quest’opera distruttiva; perché domani potrebbe essere una tappa decisiva che sappia mettere in discussione quei rapporti di forza tra chi sui territori ci specula devastandoli per gli interessi di pochi, e chi si sente - giustamente - vivendoli i territori, in diritto e in dovere di autodeterminarli. Queste sono le giornate in cui l’arroganza, la brutalità e la forza di manganelli e divise può non bastare difronte alla consapevolezza che solo l’iniziativa collettiva, trasversale ed eterogenea, ma unita e decisa a puntare all’obiettivo senza se e senza ma, può bloccare il muos!

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