sabato 10 agosto 2013

pc 10 agosto - La battaglia contro il Muos fa un passo avanti...

Ieri 9 agosto una delegazione del circolo Proletari Comunisti di Palermo, con bandiere e volantini, ha partecipato alla manifestazione a Niscemi contro il Muos.


Dal concentramento alla Sughereta, un lungo tragitto è stato coperto da più di duemila manifestanti tra popolazione dai più anziani ai più piccoli, militanti appartenenti ad aree diverse. Sin dall'inizio della manifestazione ed anche prima, insistenti elicotteri delle forze “dell'ordine” hanno seguito osservato e ripreso dall'alto i partecipanti.


Dopo una marcia di qualche ora, il lungo corteo ha raggiunto l'ingresso della base Muos, dove erano già schierati i poliziotti in assetto antisommossa. I manifestanti hanno più volte chiesto di lasciare libero il passaggio ma al diniego dei poliziotti hanno cominciato a stringersi ed avanzare verso il cordone dei poliziotti ed è anche stato sparato un bengala per “illuminare” meglio la zona.


Il faccia a faccia ripetuto con le forze del disordine ha portato la polizia a tentare un forte respingimento con accenno di cariche. Da qui è nato qualche tafferuglio che tenendo impegnati i poliziotti ha permesso ad una parte dei manifestanti di attaccare le reti lungo il perimetro della base.



Lungo questo altro “corteo” ci sono stati slogan contro le forze dell'“ordine” ben attrezzate fino ai denti, per ciò che realmente sono: servitori degli interessi americani e del governo italiano, macchine colpevoli delle malattie e della morte a causa delle radiazioni delle antenne già presenti da anni nel territorio, che illegalmente hanno ripreso tutti con le videocamere durante tutta la manifestazione.



Il numero e la ferma determinazione dei partecipanti ha fatto sì però che la polizia non potesse fermare la resistenza e l'avanzamento dei militanti.



Nel frattempo ancora un po' più avanti si era riusciti a fare cadere un altro pezzo di rete e da questo “nuovo ingresso” creato dalle masse in movimento sono passate centinaia di manifestanti e infine buona parte del corteo. Dall'alto della base era ben visibile lo spezzone del corteo, con le bandiere del cobas confederazione e di altri partiti riformisti, che ha temporeggiato fino alla fine prima di decidersi a salire, cosa che è stata fatta quando la “presa” della base è sembrata sicura.


Una volta nella base, un gruppo di militanti ha fronteggiato poliziotti e carabinieri che volevano impedire lo spostamento del corteo e con una manovra diversiva hanno permesso che tutto il resto del corteo passasse da un altro lato beffando la polizia che a quel punto con un gesto di impotenza non ha potuto che seguire a distanza i manifestanti fin sotto le antenne dove si erano arrampicati la sera prima i 7 attivisti del Nomuos.


Giunti sotto le antenne, il corteo con un lungo applauso di incoraggiamento e di solidarietà per l'azione in questione ma soprattutto per il corteo stesso che dopo anni è riuscito a introdursi nella zona off-limits americana, sbaragliando chiunque trovasse davanti, si è ripreso gli attivisti in protesta. Un bel corteo di persone provenienti da tutta Italia, che ha occupato la base, ha oltrepassato i divieti ed ha fronteggiato i servi più volte senza paura.




Importante da sottolineare l'assoluto sdegno dei cittadini niscemesi nei confronti di Crocetta: "che non si faccia vedere a Niscemi", "non merita il nostro voto", "Crocetta non sei il nostro presidente". Alla luce del comportamento assunto dal presidente della regione Sicilia, la popolazione niscemese, e non solo, ha provato sulla sua pelle per l'ennesima volta le prese in giro di chi si è fatto grande con le parole e nei fatti ha continuato, con la revoca alla revoca precedente, a permettere agli americani la costruzione del "MUOStro". E' chiaro che Crocetta (come tanti altri) non è più il benvenuto, neanche a Niscemi.

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