giovedì 4 luglio 2013

pc 4 luglio - operai Indesit incazzati in corteo


corteo_indesit_1Stamattina un corteo di circa 1500 persone tra operai, studenti e precari ha attraversato il centro di Aversa. Partiti alle 10,00 dal Pala-igloo di Carinaro, proprio ai confini con la zona industriale dove è sita la Indesit, ha poi scelto di procedere verso il centro della città normanna, dove la manifestazione si è conclusa in p.zza Municipio. Grossa solidarietà è stata mostrata da tutta la cittadinanza nei confronti dei lavoratori dell’azienda di elettrodomestici alle prese con la minaccia di 540 licenziamenti per esubero, licenziamenti previsti a causa delle scelte di delocalizzazione della Indesit Company in Turchia e Polonia. Gli esercizi commerciali hanno abbassato le saracinesche e molti cittadini si sono riversati nelle strade per riconoscere il volto di chi, così come loro, seppur in forme apparentemente differenti, sta pagando il prezzo di questa crisi. La Indesit ha rappresentato per lungo tempo uno dei centri occupazionali più grossi dell’area industriale dell’agro aversano, e la sua chiusura rappresenterebbe un crollo dell’economia locale, che avrebbe, dunque, gravi ripercussioni non solo sulle famiglie direttamente investite dai licenziamenti.
A p.zza Municipio, infatti, si è manifestata tutta la collera operaia che era stata placata durante il percorso del corteo. All’ennesimo intervento tra apparati sindacali e componenti istituzionali, qualche operaio dell’azienda, affiancato da quelli della Fiat di Pomigliano , dopo una serie di fischi e manifestazioni di dissenso, hanno cercato di prendere parola, ma il cordone di operai a servizio dei gialli, ha violentemente provato a zittirli, anticipando l’intervento delle forze dell’ordine. Ai discorsi paternalistici di Cgil, Cisl e Uil, si sono subito sostituiti le rivendicazioni di dignità degli operai, supportati dagli studenti, dai disoccupati e dai precari presenti in piazza,i quali hanno ancora una volta ribadito, in una sola voce, che partiti e sindacati “non ci rappresentano”. Il microfono è stato conquistato solo dopo una serie di tafferugli, mentre si palesava il completo disprezzo da parte degli apparati sindacali, che intanto lasciavano la piazza con il loro seguito, verso chi ha avuto il coraggio di defilarsi dalle linee dei tavoli delle trattative, ed ha avuto la forza di fare rivendicazioni di dignità senza alcun compromesso.
corteo_indesit_2A nulla sono serviti gli interventi di “rassicurazione” del primo cittadino aversano e dei delegati sindacali, i quali, hanno portato la voce della linea dell’azienda, la quale ha affermato che non ci saranno licenziamenti. Nella nostra lingua si traduce con uno smantellamento lento e parziale che vedrà nel prossimo tavolo di trattative, che ci sarà il 16 luglio, l’ennessimo smembramento di ogni diritto dei dipendenti della fabbrica. Nei prossimi mesi è prevista una erogazione di incentivi statali per tutta la gamma di elettrodomestici prodotti anche dalla Indesit: questo si può decifrare semplicemente in una diminuzione dei licenziamenti nell’immediato, ingrossamento delle fila clientelari ed ulteriore disgregazione all’interno del corpo operaio della fabbrica.
La lotta è ancora lunga, ma gli operai hanno rilanciato con la volontà di proseguire con picchetti e sciopero ad oltranza. La piazza aversana di oggi ha messo a nudo tutte le ambivalenze di questo vertenza. Se da un lato è emersa la potenzialità di un soggetto stanco di assecondare le esigenze dei padroni, dall’altra si è visto quanto gli apparati sindacali e delle reti clientelari legati alla malavita locale abbiano ancora molta influenza sulle dinamiche di mobilitazione.

Nessun commento:

Posta un commento