mercoledì 24 luglio 2013

pc 24 luglio - NO TAV.. il PD e il suo magistrato Caselli da sempre al servizio del capitale, della speculazione paramafiosa della TAV da sempre avanguardia e difensori di moderno fascismo, stato di polizia e repressione

Tav, minacce al senatore Pd Esposito.
Una lettera: "La tua vita non vale più niente"

Il senatore, da sempre sostenitore dell'Alta Velocità Torino - Lione aveva commentato in un tweet le denunce di molestie da parte della polizia di una movimentista No Tav: "Si è inventata tutto, hanno fatto bene a manganellarla". Solidarietà e vicinanza bipartisan a Esposito.

ROMA -
Un tweet Stefano Esposito senatore Pd accusa una manifestante No Tav di aver mentito sulle molestie della polizia. Il web si scatena. Ma poi arriva anche una lettera intimidatoria nei confronti del senatore e della sua famiglia, firmata con la stella a cinque punte che ricorda quella delle Brigate Rosse. E le minacce diventano un caso politico. "Ormai la tua vita non vale più niente", è scritto in un passaggio della lettera, che è stata presa in consegna dalla Digos di Torino, "il popolo si è organizzato. Sei il primo della lista. Nessuno è in grado di proteggerti". 

"Io non ho paura perché questi sono buoni solo dietro una maschera antigas in 200 a fare il tiro al poliziotto. Nella vita mi sono scelto questa battaglia e li aspetto, vengano pure", ha commentato Esposito, "quando li trovi fuori cambiano strada. Venghino, venghino, che ci posso fare?. Queste persone - dice ancora  - sono legittimate da alcuni partiti, forze politiche e personaggi: Cinque Stelle, Vendola e Rifondazione Comunista che parla di occupazione militare. Ci rendiamo contro di cosa è diventata la Val di Susa? Camion bruciati ogni girono, siamo alla mafia senza pizzo".  E dopo le minacce ha ribadito la sua idea circa le dichiarazioni di Marta Camposana, pisana, movimentista No Tav, che aveva denunciato violenze e molestie subite da parte della polizia: "Si è inventata di essere stata toccata, palpeggiata. Una vergogna per le donne che subiscono violenza. Hanno fatto bene a manganellarla".

Esposito, fervente sostenitore dell'alta velocità, aveva commentato su Twitter le denunce di Camposana, pisana, movimentista No Tav. Aveva scritto "Parte da Pisa per andare a fare la guerra allo Stato, prende giustamente, qualche manganellata e si inventa di essere stata molestata #bugia". E sugli scontri: "Se vogliamo debellare questa forma di guerra allo stato dobbiamo 'decapitare' i mandanti politici e le organizzazioni che li sostengono".


Nella lettera, oltre all'accusa di sostenere la Tav, si sostiene che Esposito abbia scelto di seguire "tutte le lobby peggiori": Tav, F35, Terzo Valico. E' poi accusato di essere "servo di Ltf" e di ricevere soldi da Gianni De Gennaro, ex capo della polizia ora ai vertici di Finmeccanica. "Sappiamo tutto. Non hai scampo".

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