lunedì 22 luglio 2013

pc 22 luglio - un governo sempre più al servizio di berlusconi, sotto l'egida e la coperta di Napolitano -1 -

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Alcuni gruppi e compagni parlano sbagliando di governo letta come continuatore del governo Monti - fanno questa per esempio il PdAC e altri .
Certo oggi ogni governo prosegue nel solco di chi lo precede, ma il punto è cogliere la funzione specifica di
ogni governo nella denuncia, nell'analisi delle sue prospettive e infine sul modo di combatterlo.
Questo governo nei fatti è tenuto per le palle da Berlusconi, fa ciò che vuole Berlusconi, che viene ad essere
grazie a Napolitano e al PD che lo segue, il vero vincitore delle elezioni di febbraio.
Questo è macroscopicamente falso, dato che il primo partito alle scorse elezioni è risultato il PD e chi ha fatto il vero salto è il M5stelle. Questo governo non è come dice Napolitano, l'unico possibile.. è l'unico che serve a Berlusconi. Napolitano è 're giorgio', ma come dozzinale e miserabile 're travicello' al servizio di Berlusconi.
Questo governo è antidemocratico e anticostituzionale e va combattuto come tale.
Tornando all'assunto iniziale, questo governo è notevolmente più a destra- se si può usare questo termine- del governo Monti, che era più autonomo da Berlusconi, era un governo dei banchieri e del grande capitale ed anche quindi di berlusconi come grande capitalista, ma non era al servizio di Berlusconi come questo.
E' un  governo neodemocristiano di destra, dell'ala più spudoratamente carrierista del PD.
E' un governo non tecnico-economico - a livello economico non fa nulla di significativo - almeno finora, è invece superattivo in politica, nel ripristino della politica corrotta e da casta e al servizio della cricca berlusconiana.
E' quindi con la politica che deve essere combattuto e molto secondariamente con le lotte sociali, che invece devono avere un respiro molto più lungo, ovvero essere contro ogni governo dei padroni e contro lo Stato dei padroni.
Le questioni giudiziarie di corruzione e di costume di Berlusconi, il degrado quotidiano delle istituzioni e della vita pubblica, sono quindi nella lotta contro questo governo, molto ma molto più importanti delle ' lotte sociali'.  In questo senso sul piano politico sono questioni poco significativei lo sciopero del 18 ottobre e l'enfasi movimentista di sindacti di base e gruppi opportunisti ed economicisti di varia natura.
                                                                                                                                                continua

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