giovedì 27 giugno 2013

pc 27 giugno - serve una giornata nazionale di lotta entro il 10 giugno contro l'accordo fascista sulle rsu e sul diritto di sciopero - invece si discute di altro e si rimanda tutto all'autunno

una riunione insufficiente con forze equivoche - cobas confederazione - e eterni soggetti con i piedi in due staffe non ne può venire nulla di realmente buono

comunicato
Il prossimo 3 luglio a Roma USB, Cobas, Rete 28 Aprile hanno convocato un incontro comune per discutere e preparare le mobilitazioni di autunno. Il giorno dopo manifestazione in piazza SS Apostoli contro l'accordo del 31 maggio.
"Vorremmo provare a definire un percorso di mobilitazione comune per questo autunno tra tutte le principali forze e movimenti sociali e di lotta" si apre così la lettera con cui USB, Cobas e Rete 28 Aprile invitano tutti i movimenti sociali a discuterne a Roma il prossimo 3 luglio. "Riteniamo infatti che tutte le esperienze sociali e civili, in tutte le loro articolazioni e dimensioni, oggi si misurino con le politiche di austerità e la loro continua aggressione ai diritti sociali e civili, al lavoro e al reddito, all'ambiente e al territorio, alla democrazia. Per questo vorremmo poter discutere di uno o più appuntamenti nei quali tutte le lotte in corso convergessero".

La lettera prosegue sottolineando che "Ci sembra che tutte le mobilitazioni  e  le lotte in corso o in preparazione si misurino in generale con almeno tre no e tre si".
Il primo no è al fiscal compact e alle politiche di austerità in Italia ed in Europa, e ovviamente al governo delle larghe intese che qui da noi quelle politiche gestisce. Il secondo no è alle spese militari, alle grandi opere, alla privatizzazione dello stato sociale e dei beni comuni. Il terzo no è alla disoccupazione di massa, allo sfruttamento e alla precarizzazione del lavoro e al sistema autoritario sempre più esteso nei luoghi di lavoro, che gli accordi Fiat e quello CGIL CISL UIL Confindustria hanno formalizzato".

Il primo si è ai diritti sociali , dal reddito all’abitare, allo stato sociale, al diritto al lavoro dignitoso, alla libertà di circolazione e di residenza di migranti e rifugiati. Il secondo si è alla scuola e alla istruzione pubbliche, alla sanità e ai beni comuni pubblici e alla costruzione di un diverso modello sociale e ambientale. Il terzo si è il diritto ad una vera democrazia fondata sulla partecipazione, che rifiuti deleghe autoritarie nei luoghi di lavoro, nel territorio e nel sistema politico.

Questi tre no e tre sì ci sembrano centrali per la nostra esperienza, quindi potrebbero essere parziali o insufficienti da altri punti di vista ed è proprio per discutere dei contenuti e delle modalità della possibile iniziativa e mobilitazione comune che vi proponiamo di incontrarci. Mobilitazione che nel prossimo autunno potrebbe incontrarsi con quelle che analogamente si stanno definendo in Europa.

Proponiamo quindi di incontrarci per discutere per vedere quanto possiamo fare assieme, anche di fronte all'aggravarsi di tutta la situazione sociale e civile del paese e all'assenza, almeno sinora, di risposte adeguate. Proponiamo di vederci a Roma il 3 luglio dalle 15-via Galilei 52 ( sala "il Cielo sopra l'Esquilino") perché è necessario che di questo si discuta in  tempi giusti e utili per tutti" concludono la lettera-invito Cobas, Rete 28 aprile e USB.

Ma oltre a discutere su cosa mettere in campo ad Autunno già il giorno dopo, giovedi 4 luglio, si terrà una iniziativa contro l'accordo del 31 maggio. Alle ore 17 sempre a Roma in P.za SS.Apostoli si svolgerà infatti una manifestazione di protesta contro le politiche governative, mettendo in rilievo anche l'agire subalterno dei sindacati concertativi, che invece di contrastare i disegni governativo-padronali  si spendono in tregue salariali e sociali, firmando anche accordi interconfederali "fac simile diktat Marchionne", intesi a minare il diritto di sciopero e la rappresentanza sindacale riconosciuta solo ai firmatari di contratti capestro.

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