giovedì 20 giugno 2013

pc 20 giugno - ANCHE EXPO 2015 DIVENTA STRATEGICO E ALLORA COME IN VAL SUSA DIVENTA UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO

Sponsorizzato a destra e a manca, Pisapia su tutti, come l'evento che "rilancerà" l'economia, quando nei fatti i fatti mostrano che non solo è l'ennesima super speculazione delle lobby del cemento, politiche-imprenditoriali-criminali, e di devastazione ambientale, pur di raggiungere l'obiettivo scendono in campo digos e forze della repressione. Come in Val Susa "chi devasta è saccheggia è il capitale" e la vostra repressione alimenta la ribellione.



Expo vertice in prefettura: Il vicecapo della polizia a Milano «Scatta il piano-sicurezza»
Il quartier generale delle forze dell'ordine in via Drago
 Durante il salone del mobile, la manifestazione che attira più visitatori in assoluto, Milano è invasa da 64.000 turisti al giorno. Traffico in tilt, parcheggi impossibili, ristoranti dove non trovi un buco nemmeno a volerlo. Durante i sei mesi dell'Expo 2015, se i dati delle stime saranno confermati, Milano verrà travolta da una cifra di visitatori (sono 128 i paesi che hanno aderito sino a questo momento) che potrebbe variare tra i 20 e i 24 milioni: 140.000 persone al dì.
ORDINE PUBBLICO - Proprio per questa ragione, per le implicazioni organizzative e di ordine pubblico, per evitare possibili figuracce a cui il nostro Paese potrebbe essere esposto, questa mattina alle 10.30 si svolgerà in prefettura una riunione presieduta dal vicecapo vicario della polizia di Stato Alessandro Marangoni. Un incontro a cui parteciperanno i vertici locali e gli emissari nazionali di carabinieri e Guardia di finanza. Il tutto suggellato da un preventivo scambio di vedute con l'amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala.
IL PIANO - Due anni passano in fretta. Mettere a punto un piano che preveda ogni possibile imprevisto è cosa complicata. Le criticità di cui tenere conto innumerevoli, infiltrazioni della ndrangheta incluse. Nessuna di queste sfugge al questore Luigi Savina che, a livello locale, coordinerà il tavolo operativo interforze. La candidatura di Milano a Expo 2015 ha animato il dibattito politico locale negli anni appena passati. Ad uno schieramento trasversale che sostiene l'evento si è contrapposta la ferma presa di posizione dell'estrema sinistra a cui si è aggiunto un «Comitato No Expo». Alla Digos sono molto preoccupati: a questo comitato hanno aderito i principali centri sociali della città: Torchiera, Fornace, Baraonda, Boccaccio, Zam Recaille/Corsari, Spazio Baluardo. Tutti impegnati in una campagna di controinformazione per denunciare l'impatto negativo sull'ambiente e sul territorio di questa manifestazione. È questo, probabilmente, il più impegnativo problema di ordine pubblico attualmente sul tavolo delle forze dell'ordine.
IL VERTICE - Nella riunione di oggi si parlerà di immigrazione, di come organizzare i permessi speciali degli stranieri coinvolti nell'evento (potrebbero ricevere una speciale carta d'identità che esimerà il cittadino straniero dal richiedere il permesso di soggiorno momentaneo). La centrale operativa Expo nascerà probabilmente nella ex caserma della polizia locale di via Drago. E poi bisogna pensare all'ampliamento del commissariato di Rho/Pero che diventerà centro di coordinamento interforze. Si pianificherà il tavolo tecnico in prefettura cosi come si dovrà pensare alle risorse umane per l'evento. La vigilanza dell'area sarà dalle 8 alle 24 e verrà affidata a 270 unità al giorno (senza gli immancabili eventi straordinari). Forze fresche multilingue a cui verranno affiancati gli uomini delle specialità (artificieri, cinofili, polfer, polaria e stradale).
Alberto Berticelli19 giugno 2013 | 15:38© RIPRODUZIONE RISERVATA

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