lunedì 17 giugno 2013

pc 17 giugno - un'altra giornata e notte di resistenza e repressione a istanbul ed ankara

(16 Haziran/İl İl) Taksim Gezi; Her Yer Direniş

ISTANBUL - . E sui social media si rincorrono voci sempre più insistenti secondo cui la polizia avrebbe usato contro la folla gas urticanti. Diverse fotografie mostrano strane piaghe provocate dall'acqua sparata dagli agenti contro i manifestanti. E anche molti medici hanno ipotizzato che nell'acqua che fuoriusciva dagli idranti ci fossero agenti chimici.
Le foto in rete. Sul sito del collettivo Global project sono state caricate fotografie che ritraggono agenti turchi mentre caricano i cannoni ad acqua con taniche blu con la scritta 'Jenix': si tratta di un urticante venduto in Turchia, secondo il sito che lo commercializza, a militari, polizia e gendarmeria. Il quotidiano turco Milliyetindica anche il numero JNX5073A del bidone, mostrato in una delle foto in circolazione. Imbarazzata la reazione del governo: "Si tratta di una soluzione medica", ha spiegato Huseyin Avni Mutlu, governatore di Istanbul, aggiungendo che "non contiene prodotti chimici".
Nuovi scontri a Gezi Park. In mattinata si sono registrati nuovi scontri, quando la polizia di Istanbul in assetto antisommossa ha sparato gas lacrimogeni e con cannoni ad acqua contro i dimostranti rimasti a Gezi Park e nellevie circostanti. La piazza simbolo della protesta è stretta d'assedio da un imponente dispositivo di polizia. La gendarmeria ha bloccato il ponte sul Bosforo per impedire ai manifestanti in arrivo dalla riva asiatica di avvicinarsi.

Un'altra manifestazione di protesta, invece, non ha ricevuto il via libera: "Non permetteremo raduni in piazza Taksim nelle attuali circostanze. Stiamo prendendo tutte le misure di sicurezza in proposito. Chiedo alle persone di non andare in piazza Taksim", ha detto il governatore di Istanbul, Huseyin Avni Mutlu.

Curano manifestanti, medici arrestati. La polizia turca ha arrestato diversi medici accusati di avere curato dei manifestanti feriti. La denuncia arriva da Amnesty International. Medici con indosso il camice bianco sono stati arrestati secondo foto diffuse su twitter nell'Hotel Ramada di Istanbul, dove avevano allestito una infermeria da campo per curare i feriti dell'assalto a Gezi Park. "È del tutto inaccettabile che i medici siano minacciati di procedimenti per aver fornito cure mediche a persone bisognose. I medici devono essere rilasciati immediatamente e ogni minaccia di perseguirli deve essere annullata", ha dichiarato Andrew Gardner, ricercatore per l'organizzazione a Istanbul. La polizia ha anche arrestato leader di club di tifosi di società di calcio, accusati di avere appoggiato i manifestanti. La notizia degli arresti è stata confermata dal governatore di Istanbul, Huseyin Avni Mutlu, durante una conferenza stampa, secondo quanto riporta Hurriyet sul suo sito web. In tutto sarebbero state arrestate ventidue persone. Quattro, invece, le persone ricoverate in ospedale.

Centinaia di arresti. Centinaia di feriti e un numero imprecisato di arresti: l'azione della polizia ieri sera a Gezi Park, a Istanbul, è stata "atroce", ha dichiarato sul proprio sito web Taksim Solidarity, gruppo che racchiude varie anime del movimento turco di protesta. Ieri la polizia è entrata intorno alle 20 nell'area verde di piazza Taksim, facendo uso massiccio di gas lacrimogeni contro i dimostranti, che sono stati cacciati dall'area. L'organizzazione precisa che i numeri sono stime iniziali. Intanto, l'ufficio del governatore di Istanbul ha fornito un bilancio assai inferiore, parlando di 44 persone curate in ospedale, nessuna in serie condizioni.

La polizia ha, poi, disperso ad Ankara, centinaia di persone che si erano radunate per ricordare un dimostrante morto il primo giugno durante la repressione delle proteste. Le manifestazioni antigovernative sono oggi al 17esimo giorno. Cominciate come protesta contro l'abbattimento di 600 alberi di Gezi Park a Istanbul il 27 maggio, dopo un violento intervento della polizia per disperdere il sit-in con lacrimogeni e cannoni ad acqua il 31 maggio si sono trasformate in cortei contro il governo del premier Recep Tayyp Erdogan. Si sono estese gradualmente a 78 città del Paese, tra le principali Ankara e Smirne. Negli scontri sono morti 5 dimostranti e centinaia sono stati feriti e arrestati.

Ministro turco Affari Europei: "terrorista chi entra a piazza Taksim". Il ministro turco agli Affari Europei, Egemen Bagis, ha fatto sapere che chiunque entri nella piazza Taksim sarà considerato un terrorista. ''A partire da questo momento, chiunque si trovi lì, purtroppo dovrà essere considerato dallo Stato come membro di un'organizzazione terroristica'', ha detto in un'intervista all'emittente 'A Haber'. Secondo quanto riferito dal quotidiano Hurriyet, Bagis - che nei giorni scorsi ha criticato a più riprese i media stranieri per il resoconto fatto degli avvenimenti - è tornato a chiedere che tornino a casa ''tutti i cittadini che appoggiano queste azioni''.

Ruspe a Gezi Park. Ieri ruspe sono entrate a Gezi Park, dove hanno distrutto tende, strutture improvvisate e striscioni allestiti dai dimostranti in due settimane di proteste. Decine di persone sono entrate a fianco della polizia, dotate di elmetti protettivi e giubbotti fosforescenti, incaricate di ripulire l'area verde, cuore delle proteste.

Nessun commento:

Posta un commento