venerdì 29 marzo 2013

pc 29 marzo - Ilva, incidente sul lavoro operaio ferito tra le lamiere


Ilva, incidente sul lavoro
operaio ferito tra le lamiere

L'episodio questa mattina nel reparto finiture: un dipendente è rimasto incastrato con il piede tra i macchinari e si è fratturato la caviglia. I sindacati proclamano lo sciopero fino alle 7 di domani

di MARIO DILIBERTO

Nuovo incidente sul lavoro all'Ilva di Taranto. A distanza di un mese dalla tragedia del 28 settembre scorso in cui morì un operaio e un altro rimase ferito, torna l'allarme sicurezza nello stabilimento. L'incidente è accaduto questa mattina nel reparto finitura della Pla2 (Produzione lamiere). Gli operai stavano sistemando delle barre laterali all'impianto quando, per cause in corso d'accertamento, è partita una delle lamiere e uno dei dipendenti si è trovato con il piede incastrato tra un rullo e la lamiera. L'uomo, che si chiama Mario Gelo e ha 36 anni, si è fratturato la caviglia ed è stato ricoverato in ospedale, nel reparto di Ortopedia, con una prognosi di 35 giorni.

Il reparto produzione lamiere 2 era ripartito nei giorni scorsi, dopo un periodo di fermo, per preparare le lamiere che dovranno consentire, ai primi di aprile, la rimessa in marcia dei tubifici 1 e 2 del siderurgico. L'episodio di questa mattina riporta l'attenzione sull'emergenza sicurezza all'interno dello stabilimento.

Le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm di Taranto hanno proclamato uno sciopero immediato, che terminerà alle 7 di domani, dei dipendenti del reparto Pla2 dell'Ilva dove stamani è avvenuto l'ultimo infortunio sul lavoro. Secondo i sindacati sarebbero state ignorate le norme di prevenzione nonostante i solleciti della prefettura sull'adozione di un protocollo di sicurezza.


(29marzo 2013)


http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/03/29/news/ilva_incidente_sul_lavoro_operaio_ferito_tra_le_lamiere-55580659/
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Dal Comunicato finale dell'assemblea a Iva-Tamburi Taranto della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio


La Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio, a conclusione dell'iniziativa nazionale di sfida, di indicazione e di lotta realizzata nella giornata del 22 marzo all'Ilva  - con il combattivo e rappresentativo presidio della direzione Ilva, con l'affollato incontro con gli operai ilva alla port.A, la significativa visita al cimitero con i lavoratori cimiteriali e i familiari delle vittime del lavoro 12 giugno, e la molto partecipata e rappresentativa assemblea al quartiere Tamburi di Taranto- decide di proseguire la mobilitazione nazionale in tutti i posti di lavoro e sul territorio, per fare sempre più della questione ILVA e Taranto un paradigma nazionale della battaglia per affermare che salvaguardare salute e lavoro è possibile a condizione che si sviluppi un movimento nazionale di lotta contro padroni, Governo, Stato, che imponga profonde trasformazioni del sistema economico, politico, sociale in cui viviamo, mettendo la sicurezza, la salute in fabbrica e sul territorio al primo posto rispetto alla produzione per il profitto.




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