giovedì 14 febbraio 2013

pc14 febbraio- 13 FEBBRAIO: DICIOTTESIMO ANNIVERSARIO DELLA GUERRA POPOLARE IN NEPAL


Ieri ricorreva il diciottesimo anniversario della Guerra Popolare nepalese (1996-2006). in questo interessante articolo tratto dal giornale borghese nepalese Myrepublica si fa il punto delle celebrazioni da parte degli eredi del Partito Comunista del Nepal-Maoista che ha guidato questa rivoluzione. Infatti subito dopo la stipula degli accordi di pace il partito si è unito ad un altro piccolo partito il CPN-(Unity Centre Masal) da cui si era scisso nel 1994 proprio sulla divergenza se iniziare una rivoluzione armata o proseguire su una via parlamentarista. Dopo la riunificazione il partito ha cambiato nome in Partito Comunista Unificato del Nepal (Maoista) provocando la fuoriuscita di due piccole fazioni contrarie alla nuova linea politica del partito: il CPN-M di Matrika Yadav (che ha ripreso la denominazione originaria) e il PCR del Nepal di Mani Thapa. Nei mesi scorsi c'è stata una grande scissione che ha dato vita al CPN-M guidato da leader storici del partito. Questo nuovo partito che ha da poco concluso il suo congresso di (ri)-fondazione ha visto l'adesione della maggioranza dei componenti delle organizzazioni di massa guidate dal precedente partito (sindacati, organizzazioni studentesche, delle donne ecc) nonchè della maggior parte degli ex guerriglieri e comandanti dell'ex Esercito di Liberazione Popolare.
Il nuovo partito si propone di riprendere la via rivoluzionaria contro il tradimento dell'UCPN(M) attualmente al governo. A fine dell'articolo interessanti dichiarazioni di alcuni ex-guerriglieri sulla commemorazione che denotano da un lato la delusione della linea revisionista intrapresa dal partito ufficiale e dai suoi leader traditori, anche con punte di liquidazionismo, ma  si evince anche la voglia di riprendere ciò che è rimasto incompiuto, come abbiamo visto direttamente il mese scorso partecipando al congresso del nuovo partito in cui migliaia di rivoluzionari hanno manifestato apertamente la volontà di non lasciare che tutti i sacrifici siano stati vani.

KATHMANDU, Feb 13: tutte le fazioni maoiste, UCPN (M) guidato da Pushpa Kamal Dahal, CPN-Maoist guidato da Mohan Baidya, CPN (Maoist) guidato da Matrika Yadav, e il Partito Comunista Rivoluzionario del Nepal guidato da Mani Thapa, hanno celebrato il diciottesimo anniversario della guerra popolare maoista con vari programmi.
I maoisti guidati da Dahal hanno tenuto un incontro di massa a Khulamanch e i maoisti guidati da Baidya hanno tenuto un tea party a Bhrikuti Mandap e un incontro di massa a Thabang, Rolpa ("capitale" rivoluzionaria durante il periodo della guerra popolare quando l'80% del paese era retto dal governo rivoluzionario n.d.r.). I maoisti guidati da Yadav e quelli legati da Thapa hanno tenuto seminari.
Ma l’occasione non ha avuto lo stesso significato per tutti loro. In particolare, i maoisti guidati da Dahal e gli altri maoisti interpretano la guerra popolare in maniere differenti.
I maoisti di Dahal sostengono che la guerra popolare è finita e la via successiva è un sentiero pacifico. Ma i maoisti guidati da Baidya, Yadav e Thapa dicono che la rivoluzione vive e dovrebbe essere completata dalla lotta armata.
“E' senza significato per l’UCPN(M) celebrare l’anniversario. Possono celebrare solo se ricordano come la guerra popolare li ha portati al potere. I maoisti guidati da Dahal sono in contrasto con l’ideologia del partito” ha detto l’analista politico Muma Ram Khanal. 
“E’ naturale per il CPN-Maoist celebrare dato che formalmente ha adottato la lotta armata” (come linea politica da attuare n.d.r.).
Secondo lui, i maoisti guidati da Dahal concluderanno presto che la guerra popolare è stata sbagliata.
“L’UCPN (M) potrebbe non prendere una decisione così a destra mentre i quadri sono li. Ma farà autocritica nel vicino futuro, dicendo che la guerra popolare è stata sbagliata,” ha aggiunto Khanal.
“I maoisti hanno già abbandonato la loro ideologia. Essa è li solo tecnicamente.”

Risultati e sconfitte.

Il popolo Nepalese ha guadagnato molte cose dalla Guerra popolare, incluso il secolarismo e il republicanesimo. “ La libertà politica è un risultato ma è collegato con la libertà economica e I capi hanno fallito nel dare questo al popolo,” ha aggiunto Khanal. 
“I risultati della guerra popolare sono ancora a credito. Possono essere ritirati.”
Il segretario del CPN-M Dev Gurung ha detto che la guerra popolare ha dato il chiaro messaggio che non c’è libertà e potere senza la lotta armata.
“Abbiamo ottenuto un Nepal repubblicano, un governo popolare, un Esercito Popolare di Liberazione, ma tutti questi risultati sono stati traditi da Pushpa Kamal Dahal e Baburam Bhattarai,” ha detto Gurung aggiungendo, che loro avevano distribuito la terra ai senza terra sotto la riforma della terra rivoluzionaria ma il governo Bhattarai le ha restituite ai proprietari terrieri.

I capi maoisti sostenevano che il popolo il quale vuole il secolarismo e il repubblicanesimo accetta la Guerra popolare. Non è così solo per i partiti maoisti.
Secondo il leader dell’UCPN (M) Haribol Gajurel, ci sono stati alcuni problemi come l’imboscata al Bandermude bus e altri incidenti dove innocenti sono stati uccisi.
Più di 15,000 (si stima che circa 12.000 sono stati uccisi dalle forze di polizia e dall'esercito nepalese durante le campagne contro-rivoluzionarie n.d.r.) sono stati uccisi, centinaia fatti scomparire, feriti,  sfollati e una generazione di giovani che si è unita ai maoisti non ha potuto avere un’istruzione.
La società nepalese è ancora da guarire. È rimasta danneggiata.
“C’è il caos”, ha detto Khanal.
Nella Guerra Popolare, molte infrastrutture e proprietà sono state danneggiate. Luoghi storici sono anche stati distrutti. Ci sono stati risultati e perdite nella guerra popolare. Cosa verrà?
“Abbiamo solo le lezioni da imparare dal passato, e nessuna opzione ma andare Avanti e completare la rivoluzione,” ha detto Gurung.



Prabina Gole alias Namuna, Lalitpur, ex guerrigliera ferita Esercito Popolare di Liberazione 

Non ho in mente di celebrare l’anniversario della guerra popolare.
Abbiamo partecipato alla guerra popolare per mettere fine a tutte le discriminazioni e molti compagni sono stati uccisi, feriti e perso tutta la felicità nella vita. Tutti i sogni sono rimasti insoddisfatti. Adesso il partito e solo una formalità.
Ricordo quei compagni con cui abbiamo camminato insieme, alcuni dei quali sono stati uccisi.
I compagni scomparsi rimangono senza nome anche adesso mentre un governo maoista è in carica.
Mentre rivedo le cose del passato, vedo che non ci sono risultati positivi alla fine. Mi sento molto male.
Non c’è significato nel celebrare l’anniversario senza affrontare gli impegni come non più che una formalità. ha detto Bir Bahadur Khadka ovvero Bijuli di Jajarkot, ex commissario dell’EPL. Che ha dato al partito la sua proprietà ancestrale.
La leadership centrale ha fatto un errore. La guerra popolare ha creato consapevolezza nella gente comune, dalit, janajati, donne, a cercare il loro spazio. Abbiamo ottenuto il secolarismo ed il repubblicanesimo.
Il suo problema è che da dato vita a neo-feudatari e ad una nuova elite all’interno del partito. I sacrifici sono stati barattati per il potere. Il sangue e il sudore dei martiri e dei quadri sono stati svalutati.
L’anniversario della guerra popolare è un giorno di libertà per il popolo. Ma mi ricorda che non ho potuto ottenere quello che avevo previsto. Questo giorno ho ceduto tutta la mia proprietà ancestrale. La leadership ha tradito i suoi quadri.
Dovrebbero raccogliere informazioni sui feriti, quelli che sono stati imprigionati e quelli che hanno ceduto tutta la loro proprietà ancestrale al partito nel passato. Se non stanno andando nella direzione degli interessi di questa gente, non c’è significato nel celebrare l’anniversario.


Bhakta Raj Thapa Magar alias Apil, ex guerrigliero ferito Esercito Popolare di Liberazione

I capi della Guerra popolare si sono già arresi. Il nuovo partito, CPN-Maoist, ha assicurato la continuità per completare la rivoluzione.

Pushpa Kamal Dahal ha già dichiarato che la Guerra popolare è finita.
I sogni non sono stati raggiunti. Solo alcuni capi inclusi Dahal e Baburam Bhattarai hanno soddisfatto i loro interessi in cambio dei nostri sacrifici.






Debiram Mahato alias Sarjan, Nawalaparasi, guerrigliero squalificato (dalla verifica dell'Unimin volta a conteggiare i guerriglieri maoisti per l'integrazione nell'esercito nepalese durante il processo di pace n.d.r.)

Mi sono unito ai maoisti senza nessun piano. Avevo sentito che i maoisti avrebbero portato giorni migliori per i poveri. Hanno fatto dei sacrifici ma tutto è stato conquistato da altri. Ho perso tutte le cose della vita. Se non mi fossi unito ai maoisti, avrei avuto un’istruzione.
Abbiamo un passato ma il passato è finito. Non vedo ne il presente ne il futuro

Ran Bahadur KC, Rolpa, 
ex guerrigliero Esercito Popolare di Liberazione 

Tutto quello che avevamo nel passato è finito. I capi ci hanno tradito, giocando con il nostro futuro e le nostre vite. Il popolo non ha niente tranne dolore. Sono stati uccisi. Cosa hanno ottenuto i poveri? Cosa ha ottenuto la nostra nazione?
Avremmo potuto ottenere qualcosa se avessimo agito seconto I nostrl propri interessi.
I capi hanno quello che volevano. Noi siamo stati gettati via sulla strada.

Nessun commento:

Posta un commento