mercoledì 2 gennaio 2013

pc 2 gennaio - India .. un movimento che non si ferma.. verso una iniziativa nazionale in italia


C'è anche una bambina di soli 7 anni tra le vittime dei nuovi stupri registrati in India. Disperse nel fiume Gange le ceneri di 'Amanat', la 23enne morta in seguito a uno stupro di gruppo. Cancellato lo show di un rapper che inneggia alla violenza contro le donne.

Nuovi casi di stupro in India, ancora sotto shock per il dramma della giovane di 23 anni morta in ospedale di Singapore dopo una violenza di gruppo a New Delhi, e le cui ceneri sono state oggi disperse nel Gange. Tra questi emerge quello particolarmente scioccante di una bambina di sette anni, violentata la notte scorsa a Bangalore (India meridionale) da uno sconosciuto che l'ha portata via da una festa di Capodanno promettendole di darle del cioccolato. Il vice capo della polizia di Bangalore, Krishna Bhat, ha detto ai giornalisti che lo stupratore, ora naturalmente ricercato, ha avvicinato la bimba mentre stava giocando davanti alla casa del nonno e l'ha quindi portata via. Da parte sua il padre ha detto che conoscenti hanno ritrovato la piccola, abbandonata sul bordo di una strada, durante la notte. Una volta a casa, scrive l'agenzia di stampa Ians, la bambina ha detto di avere dolori all'addome e a questo punto la nonna ha scoperto che i suoi indumenti erano macchiati di sangue. Ricoverata in ospedale per ulteriori accertamenti, la bimba non sembra in pericolo di vita.
Le ceneri della giovane brutalmente stuprata su un autobus il 16 dicembre a New Delhi sono state disperse nel fiume Gange a Ballia, nello Stato indiano dell'Uttar Pradesh, citta' di dove e' originaria la famiglia. Alle 8 del mattino un piccolo corteo guidato dal padre e dal fratello della ragazza e' uscito di casa, andando via via infoltendosi con la partecipazione di donne e bambini, tanto da richiedere oltre tre ore per percorrere gli otto chilometri previsti fino al Bharauli Ghat dove e' avvenuta la cerimonia. Dopo aver immerso le ceneri nelle acque del fiume in presenza di centinaia di persone, i famigliari della giovane sono scoppiati in lacrime. Intanto l'identità della vittima continua ad essere un segreto. La legge prevede una pena fino a due anni di carcere per chi riveli l'identita' di una donna stuprata senza il consenso dei famigliari. Finora la giovane e' stata chiamata dai media ''Braveheart'', Nirbhaya (in hindi ''colei che non ha paura''), Jagruti (''risveglio''), Amanat (''colei che ha ricevuto la fiducia'') o Damini (''illuminata'') che è anche il nome di una eroina di un vecchio film di Bollywood, in cui la protagonista si prodiga per aiutare una vittima di stupro.
Le associazioni in difesa dei diritti delle donne indiane hanno chiesto e ottenuto la cancellazione di un concerto di un noto rapper locale perché le sue canzoni ''fanno l'apologia del sesso violento''. Le canzoni di Honey Singh, 28 anni, che ha scalato quest'anno le hit parade locali, e soprattutto una in particolare dal titolo ''Prostituta'', hanno dei testi ''estremamente volgari e indecenti'' e inneggiano ai crimini contro le donne. Un ufficiale di polizia ha spiegato alla stampa, giustificando l'annullamento del concerto, che le sue ''canzoni misogine'' descrivono i ''modi in cui una donna puo' essere colpita e violentata'' e cio ''non puo' essere per nulla accettato in India in particolare in un momento in cui si celebrano i funerali dello stupro collettivo di Delhi''.Il concerto del rapper si sarebbe dovuto tenere ieri, durante la notte di San Silvestro

da contropiano

Nessun commento:

Posta un commento