sabato 15 dicembre 2012

pc 15 dicembre - Stati Uniti d'America: La strage dei bambini e le lacrime di coccodrillo di Obama


Tocca riscrivere ancora una volta - ma questo volta con il cuore in gola di chi ha, come me, nipoti in una scuola americana identica a quella dell'ultima strage degli innocenti - una storia che abbiamo scritto troppe volte. E che sicuramente, infallibilmente come la mira di chi spara su un piccolo gregge di bambini stretti gli uni agli altri con gli occhi chiusi, dovremo scrivere e leggere ancora.”
E' così che commenta il fatto dall'America il giornalista di Repubblica, Zucconi, che continua, dando la colpa alle troppe armi in giro: “Il Dio americano delle armi è insaziabile.” In questo caso il dio delle armi coincide con il dio del profitto.

Tutti sanno, infatti, e dicono, che basterebbe una legge per ridurre già il numero di morti ammazzati in questo modo, ma ancora un giornalista di Repubblica sul quotidiano di oggi aggiunge che “... la potente National Rifle Association (lobby dei proprietari di armi) 'controlla' letteralmente una gran parte dei deputati e senatori...”.

Dunque è per il profitto dei produttori di armi che non si può fare nemmeno una legge per attenuare il “fenomeno”, mentre probabilmente una legge si farà subito, entro il 31 dicembre, contro il cosiddetto “baratro fiscale” (Fiscal Cliff) per evitare altri gravi problemi all'economia del paese.

L'economia, e cioè gli intoccabili profitti dei padroni e dei loro lacchè, viene prima di ogni cosa: prima della vita di grandi e bambini: Oregon, Wisconsin, Colorado, Chicago... è l'elenco fatto da Obama, il presidente piangente del paese più potente del mondo; il presidente che si vanta di sconfiggere il “terrorismo” in ogni luogo, non riesce a sconfiggere il terrorismo della “lobby delle armi” a casa propria che procura stragi in serie, e tutta una serie fa una “normalità”.

I mezzi di comunicazione di massa con il loro modo vergognoso di affrontare le notizie aiutano ad addormentare le coscienze, aiutano questa follia a diventare normalità con fiumi di finte parole di cordoglio che all'indomani raccontano già altro.

Ma una strage di bambini non può essere qualcosa di normale e sopportabile: non lo è negli USA come non lo è la strage di bambini quasi quotidiana uccisi dai droni americani comandati dal presidente Obama in Pakistan e in giro per il mondo.

Questa pazzia collettiva rappresentata dal sistema di produzione (sempre più di morte) capitalistico può essere spazzata via solo con la rivoluzione.

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