sabato 24 aprile 2010

l'assemblea nazionale antifascista di brescia

proletari comunisti ha partecipato con una rappresentanza nazionale all'assemblea nazionale antifascista di brescia
ritiene utile per tutti i compagni e i lettori del blog
pubblicarne il verbale resoconto ufficioso a cura dei compagni presenti

VERBALE ASSEMBLEA NAZIONALE ANTIFASCISTA DEL 17 PRILE 2010

Presenti: Napoli (Federico II, Rete anticapitalista, SLL), Roma (collettivo militant), Parma (Insurgenzy city), Pavia, Milano (proletari comunisti, carc), Bergamo (proletari comunisti, Seriate, Sirio), Brescia (rete antifascista), Ravenna (proletari comunisti), Forlì/Cesena (Partito dei Lavoratori), Taranto (proletari comunisti), Palermo (red block), Verona (Gramigna), Trieste (associazione antifascista).

Introduzione Brescia: Situazione grave dal punto di vista politico e sociale. Stare assieme, creare un progetto politico allargato. I valori dell'antifascismo sono messi da parte da molti compagni che sottovalutano il contrasto con i gruppi fascisti che si stanno insediando nei territori. Positivo è la presenza nell'assemblea di realtà da nord a sud. Dai valori dell'antifascismo rilanciare il conflitto sociale.

Napoli, rete anticapitalista: Positivo la presenza di più forze in questa assemblea. Recrudescenza delle nuove destre. Vi è un passaggio a destra di tutto il paese – vedi esito elettorale (avanzamento della Lega, caduta di regioni storiche della sinistra). L'avanzata della destra istituzionale va di pari passo con l'avanzata dei gruppi fascisti che sfruttano le tematiche sociali, di movimento.
Occorre riprenderci le città. A Napoli partiti da un antifascismo a 360°. Attenzione verso i giovani su questione storia/memoria: vedi proposta Gelmini di revisionare i testi di storia, cancellando la Resistenza.
Su repressione, attuare strategie comuni, passando per campagne, parole d'ordini, iniziative comuni. a NA 80 denunce, chiusura indagini per il 30 settembre e Quarto.

Roma, collettivo militant – necessità di passaggio ad un coordinamento pratico. Riportare le cose sui propri territori. Coordinamento attraverso la mailing list. Essere più precisi sui 3 aspetti dell'antifascismo: militante, sociale, culturale.
Per il manifesto del 25 aprile, possiamo farlo noi. Articolarlo e porre i tre aspetti: la natura di classe dell'antifascismo ha oggi come centro gli immigrati che rappresentano l'anello debole che tiene insieme il fondamentalismo leghista col razzismo; la questione sociale, lo scarico della crisi sui lavoratori. La sinistra ha perso, gli equilibri si spostano a destra; il revisionismo storico, la scomparsa coscienza di classe passa dalla scomparsa dell'identità sociale.
Su repressione, 7 maggio. Giovedì scorso vi è stata un'assemblea partecipata. Vogliamo che nascono una molteplicità di appelli lanciati dall'università Tor Vergata e Roma 3, da far firmare in maniera larga, anche da personaggi istituzionali. Per il 7, boicottaggio attivo della manifestazione nazionale dei fascisti.
Su repressione avremmo bisogno di un momento di approfondimento, un convegno.

Milano, carc – avanzata delle destre, sdoganamento gruppi fascisti e razzisti per costringere il governo. Stroncare le prove di fascismo. Pratica delle ronde antifasciste e antirazziste per isolare i fascisti e unire le forze sane di strada, politiche, culturali (es. ronda a MM dove i fascisti sono stati isolati e sradicati dal quartiere, poi in Toscana, MI). Costruire Comitati popolari di controllo con forze che riconoscono la Resistenza e la Costituzione. Stare col fiato sul collo delle istituzioni. Denuncia corteo dei fascisti a MI il 2 maggio autorizzato dalle istituzioni: o queste annullano l'iniziativa o promuovere l'antifascismo popolare in distinzione con l'antifascismo istituzionale. Il 25 aprile contrastare le prove di fascismo, chiamando in causa i politicanti di destra.
Su repressione, rete di soccorso per i compagni colpiti. 26 aprile processo compagni di Pistoia.
Proposta di invio saluto dell'assemblea al congresso degli immigrati del 24/25 aprile.

Napoli, SLL – necessario legame lotta per il lavoro/lotta antifascista. La Lega al nord raccoglie molti lavoratori e quindi necessario nostro intervento tra i lavoratori. Il governo divide i lavoratori tra italiani/immigrati, nord/sud. Noi dobbiamo unirli contro la guerra tra poveri.
La repressione vuole colpire i lavoratori, disoccupati, precari che alzano la testa. Unire tutti per combattere questa crisi e fare un governo che diriga questa società. Stroncare sul nascere le prove di fascismo. Messaggio congresso immigrati.

Pavia – Nell'ultimo anno e mezzo Pavia è stata laboratorio della nuova destra: Forza Nuova + skined. FN porta avanti un nuovo modo di fare politica: si occupa della questione delle case, occupa le abitazioni. Vi sono state alcune assemblee di universitari e lavoratori, ma si sviluppano solo denunce, messa da parte l'attività militante. Ora vi sono aggressioni: compagno arci gay, più altro.
Portato la necessità della Rete antifascista, anche a Genova tra i lavoratori del Porto. Importante questione immigrati.

Ravenna, proletari comunisti – A RV puntato ad aggregare i compagni nella RAF, portando avanti azioni di antifascismo militante, con una logica non da guerra di bande ma di battaglia a 360°. I fascisti hanno agibilità per la politica del governo nazionale, delle istituzioni e dello Stato. Il 1°fascista è questo governo. L'azione dei gruppi fascisti è il suo necessario corollario.
Repressione da parte dello Stato verso di noi. il 18 maggio a Ravenna nuovo processo contro 2 compagni che avevano cercato di impedire ad un gruppo di fascisti, autorizzati dalle istituzioni di centrosinistra, di entrare in un seggio elettorale in cui gli immigrati stavano votando dei propri consiglieri. Per vincere questo battaglia è importante che il 18 venga assunto come scadenza nazionale da parte della Rete, con presidio al Tribunale e assemblea in città.
Altro processo per un'iniziativa di lotta contro uin convegno di Storace.

Forlì, partito comunista dei lavoratori – coordinamento romagnolo. Denuncia delle iniziative che verranno fatte in zona come ogni anno per anniversari Mussolini e marcia su Roma. Alcune di queste organizzate da due sindaci del P (di Predappio e Forlinpopoli), che decontestualizzano queste scadenze dalla storia d'Italia. Contro questo, proponiamo di realizzare un percorso locale allargato al percorso nazionale: manifestazione a Predappio a fine ottobre.
Questione autodifesa dei lavoratori. A fronte di decine di fabbriche in crisi: “controllo operaio sulla produzione ed espropriazione senza indennizzo”, “picchetti di sciopero trasformati in picchetti permanenti”.

Napoli, Federico II – per il 25 aprile: manifesto comune, generalizzare le iniziative che in ogni realtà si devono fare. Legame a NA tra lotta antifascista e repressione: informazione sulla recente mobilitazione a fianco degli immigrati della nave, in cui vi erano sei minorenni, contro l'espulsione e la chiusura nei CIE; parziale vittoria, ma cariche pesanti da parte della polizia.
Sulla mailing list non usarla come in questo periodo, tanti comunicati solo per definire la data dell'assemblea.
Il percorso che stiamo facendo è un esperimento. A Napoli siamo riusciti a fare una unità partendo dai tre livelli di lotta antifascista. CP, dopo essere stata cacciata da Mater dei dalle manifestazioni, cerca ora di entrare nelle scuole di periferia. Per il 25 aprile a N, faremo prima mini cortei di pubblicizzazione e poi la manifestazione. Si all'impostazione del manifesto di Roma.
A mater dei si è organizzato un comitato di quartiere, abbiamo raccolto 3 mila firme per fare nel convento occupato da CP un asilo nido gratuito.
Su repressione, al 270 bis per chi lotta si aggiunta la repressione chi ha un modo di vivere diverso dagli altri (es. ordinanza antibivacco a Parma). Dobbiamo dare l'idea complessiva dell'attacco, trovare i legami tra i vari aspetti.

Bergamo, sirio - a nome di tutta la rete antifascista di Bergamo/Brescia/Cremona dobbiamo smentire quello detto da altri di Bergamo all'assemblea di Napoli. Questione dell'indipendenza politica. Impotenza dei singoli gruppi. Il vero fascismo è quello che si vede tutti i giorni.
Su repressione costruiamo un tim di avvocati. Compagni ci sono ovunque (es. dax chi ha risposto per prima sono stati gli infermieri). La repressione è un aspetto naturale della vitta politica. Non piangersi addosso.

Palermo, Red Block – Contenti della maggiore presenza in questa 2° assemblea. Nella prrima avevamo dato un quadro negativo della situazione a PA, dopo vi è stato un cambiamento: 2 assemblee antifasciste, si sono avviate iniziative comuni (mentre una parte continua a non voler fare fronte comune). Informazione sulla due giorni del 24/25 aprile: 1° giorno piazza tematica per preparare la manifestazione, 2° giorno corteo. Altri due giorni a maggio per consolidare le basi per cambiare la situazione.
Sulla mailing list, non ridurre la questione a problema tecnico: per due mesi comunicati solo sulle date per questa assemblea, invece di sviluppare il dibattito e la socializzazione sull'attività pratica, e delle posizioni che si stanno sviluppando. Occorre cambiare.

Verona – antifascismo militante “da strada”. L'antifascismo culturale diventa una giustificazione. Denuncia dei no global che hanno inviato una lettera per chiedere di intervenire nella commemorazione ufficiale. Questa estate creare un percorso di presidi e manifestazioni, ricordando una serie di eventi passati.

Milano, proletari comunisti – Informazione/denuncia dell'iniziativa dei gruppi fascisti dal 24 aprile al 2 maggio; rispetto a questo vi è una situazione sul fronte della necessaria risposta antifascista inadeguata. Sul fronte della repressione, attacchi agli immigrati, ma vi è stata la rivolta di via Padova da un lato e dall'altro la lotta degli operai immigrati delle cooperative, contro cui vi sono state le cariche dei fascisti in divisa. Rispetto alla repressione non la si può vedere e rispondere solo quando colpisce te, ma vedere il legame dei vari aspetti della repressione. Rispetto a questa linea, proposta di manifestazione nazionale a Milano per il 19 giugno, giornata storica a livello internazionale. Manifestazione assunta dalla Rete. Raccogliendo la proposta di convegno di Roma, potremmo unire le due coe: il 19 fare al mattino un convegno e il pomeriggio corteo.

Trieste, associazione antifascista – associazione nata in occasione del monumento “contro le vittime di ogni totalitarismo. Lavoro per allargare il fronte di contatti, coordinando le forze territoriali. Convegno fatto a Milano sulla questione delle foibe. Per il 25 aprile unire le forze per fare iniziative

Taranto, proletari comunisti – aspetti positivi e negativi, da un lato l'assoluzione di tutti i 19 compagni nel processo 'no global; il boicottaggio elettorale dei lavoratori, disoccupati, popolazione dei quartieri di Taranto; dall'altro l'assedio asfissiante/persecutorio/intimidatorio della polizia verso le lotte in particolare quella dei disoccupati slai cobas.
Non è l'avanzata dei gruppi di fascisti e neonazisti coperti dal governo che determina lo spostamento a destra del governo e Stato, ma esattamente l'inverso, è il processo da parte del governo, delle istituzioni di moderno fascismo che alimenta, utilizza, incoraggia l'azione dei gruppi di fascisti. In questi tre mesi vi è stata un'avanzata del moderno fascismo a tutti i livelli, politico, istituzionale, padronale, sindacale: attacco Statuto dei lavoratori che non è solo attacco ai diritti sindacali dei lavoratori, ma è una revisione in termini corporativi/fascisti; il ruolo di Napolitano e il presidenzialismo; il legame Lega/Vaticano e l'attacco all'aborto che rilancia il clericofascismo facendo di esso il carattere principale delle istituzioni; sul fronte padronale/sindacati vi sono state per esempio due questioni esemplari: il contratto dei chimici e l'accordo sulla Triumph, ma anche la vicenda dei licenziamenti della multinazionale Teleperformance a Taranto che uniscono una linea corporativa di unità padroni/lavoratori, anche in contrapposizione con altri lavoratori, a un intervento ideologico socialfascista; la chiusura delle trasmissioni televisive giornalistiche decretata dal governo durante le elezioni, ecc.;
Occorre una Rete e non un coordinamento che si limiti a mettere insieme e coordinare le varie realtà e attività, ma che unisca sulla linea, parole d'ordini, che prenda posizione su ogni avvenimento, che si dia un piano e programma di iniziativa.
Sul 25 aprile non avendo potuto fare una manifestazione nazionale, la Rete assume tutte le iniziative che vi saranno sui territori. Facciamo il manifesto nazionale. Raccogliamo e diffondiamo un elenco con tutte le iniziative, per dare un quadro unitario e complessivo delle mobilitazioni.
Sulla lotta contro repressione. Anche qui occorre fare un discorso simile a quello fatto sull'antifascismo: occorre vedere e unire tutti gli aspetti della repressione, quella politica verso i compagni, i prigionieri politici; quella sociale verso le lotte dei lavoratori, disoccupati, ecc., gli immigrati; quella ideologica, culturale; il governo in questo senso ha fatto in questo anno dei passaggi decisivi: dal pacchetto sicurezza, al peggioramento delle condizioni nelle carceri. Ripresa dell'importanza del 19 giugno per unire le forze e lotte che invece attualmente sono separate.

Brescia, rete antifascista – Positiva assemblea.
Denuncia iniziative di organizzazione e di aggressione ad una compagna dei fascisti di FN. A Ghedi, tentativo di CP di occupazione di una cascina. Occorre fare antifascismo per non doversi solo difendere. Abbiamo fatto dei comitati locali e costituito la rete sul territorio.
Il 25 aprile a Ghedi per denunciare il tentativo dei fascisti di entrare nelle giunte. La Rete nazionale deve dare degli sbocchi pratici alle parole, deve farsi sentire, senza opportunismi o estremismi.
Sui migranti azione negativa della Lega: se non hanno lavoro, se lo hanno ma a T, se il salario è basso, non viene dato il permesso di soggiorno. Ma c'è una risposta. Se non verranno soddisfatte le esigenze degli immigrati, occuperanno il Comune.
Il clima non è a nostro favore, nella crisi, col lavoro che manca indicano negli immigrati il tuo nemico.
Dobbiamo presidiare i territori: è il particolare che fa il generale. A BS nonostante p.zza Della loggia, l'antifascismo non è una cosa viva, i gruppi per questioni di parrocchia contrappongono i particolarismi agli interessi generali. Anche sulla repressione, a una linea della polizia di “avvisi orali” non c'è stata una unità contro questo.
Su repressione, messa a disposizione di un utilizzo di situazioni più in difficoltà di soldi da loro raccolti. Portare la solidarietà al congresso degli immigrati.
Festa antifascista a Bs dal 14 al 19 luglio, può essere il punto di riferimento per dare continuità all'assemblea.
A BS le fabbriche stanno chiudendo e CP si schiera a favore dei lavoratori in lotta. Occorre formare una organizzazione che ci possa rendere visibili.
C'è una forma di fascistizzazione della società, della mentalità (i partiti, come la Lega sono meno aggressivi perchè hanno il potere in mano). Unire lotta antifascista a lotta anticapitalista. Corteo al mattino contro la discarica di amianto. Ora siamo attivi nelle lotte a fianco degli immigrati, dei lavoratori.

E' bene fare il 25 aprile sui territori. A BS per l'anniversario della strage di pzza Della Loggia, siccome il giro d'Italia passava da Bs il 28 maggio, la commemorazione l'hanno anticipata al 27 maggio. Questa è una forma di revisionismo storico. Creiamo un po' di disordine a questo giro, a Bs come nei vari posti in cui passerà.
La mailing list deve essere più veloce, troppo tempo per decidere una data.

Organizziamo sulla repressione una cassa comune di resistenza, costruiamo un vademecum di autodifesa, tim avvocati.


Bergamo, proletari comunisti – denuncia e informazione sulla lotta degli immigrati a Zingonia. La Provincia tagliando l'acqua li vuole far diventare dei ghetti per poi abbattere questi quartieri. Appello alle realtà di movimento della zona, per sostenere lunedì prossimo la lotta di Zingonia; occorre che queste realtà ci mettano la faccia in queste lotte.
Riportato la mobilitazione antifascista del 28 febbraio che ha dato vita ad un comitato di difesa antifascista. Questa manifestazione è stata giusta, non è stata affatto di pochi compagni, ma ha visto una partecipazione di massa, di 1000 persone. Il 13 maggio vi sarà il processo contro due compagni.
Attenzione a BG, FN chiude una sede ma ne apre un'altra in un quartiere per fare lavoro sul sociale. Diamoci una mossa!

Parma, Insurgenzy city – Per il 25 aprile abbiamo messi in pratica i tre livelli della lotta antifascista. nel corteo ufficiale porteremo uno striscione: lotta sociale, difesa della Resistenza, opposizione al neofascismo...
Tradurre in pratiche comuni il discorso che si sta facendo nell'assemblea. Se stiamo qui è perchè siamo d'accordo sul discorso generale, guardiamo al generale e non al particolare. Proposta di manifesto comune va bene.
Altra proposta: un quaderno con le nostre esperienze sui territori, perchè si lasci traccia della nostra attività; continuare a darsi degli appuntamenti di comunicazioni, manifesti comuni; fare una mappatura della situazione repressiva, aiutare le realtà che hanno più difficoltà anche economiche.

Napoli – abbiamo costruito un sito di in formazione su antifascismo e repressione. Informazione su quanto sta accadendo in Europa sia come azione dei fascisti che come risposta. Occorre prendere dalle esperienze di lotta negli altri paesi europei


Conclusioni:

manifesto nazionale per il 25 aprile, quello proposto da Roma, con un breve giro della bozza in internet per approvazione; accompagnato da un quadro di tutte le iniziative nei vari territori;
7 maggio iniziativa a carattere nazionale per boicottaggio attivo della manifesassumere i processi in corso: Ravenna, Pistoia, Bergamo, realizzare una presenza delle realtà della rete a livello di zona;
per il 19 giugno si prende atto della proposta e se ne discute nelle proprie sedi;

venerdì 23 aprile 2010

ancora sbirri stupratori

Violenza di poliziotti, di guardie, di finanzieri che abusano della loro sporca
divisa di servi dello stato per stuprare le immigrate nei CIE , le detenute
nelle carceri, le prostitute per strada!


E il governo invece di denunciare cerca di insabbiare, di minimizzare, di
circoscrivere tutto attorno alle solite “mele marce” che “purtroppo ci sono in
ogni ambito”.


Schifosa ipocrisia sulla pelle delle donne! ma non potrebbe essere altrimenti
visto come utilizzano il potere politico, primo della lista in questo
Berlusconi, per affermare come “normale” l’uso/abuso del corpo delle donne.


Il vero marciume è quello di questo stato borghese con i suoi apparati
repressivi che in un intreccio sempre più stretto tra sessismo, maschilismo,
razzismo e moderno fascismo ogni giorno sempre di più vogliono fare avanzare le
donne verso un moderno medioevo.


Ribellarsi è doppiamente giusto!!!

Mfpr

milano consigli di zona pro nazi-fasci il 25 aprile

A Milano, in particolare, ma in ogni città di questo paese, si susseguono le provocazioni e iniziative dei gruppi nazifascisti. A Milano si prepara “la settimana nera”, a cavallo del 25 aprile e il 1° Maggio, che vede il concentrarsi in questa città Medaglia d’Oro alla Resistenza della peggior specie di nazi/fascisti. Se, da un lato, condividiamo le varie proposte avanzate di impedire questo affronto, dall’altro lato, a differenza da quanto viene affermato da alcune realtà di compagni che scambiano l’effetto con la causa, che vedono essenzialmente l’avanzata dei gruppi di fascisti e neonazisti, denunciamo il complessivo processo politico, economico, ideologico da moderno fascismo che in tutti i campi viene realizzato da parte del governo, dello Stato. E’ questo moderno fascismo che chiaramente alimenta, utilizza, incoraggia l’azione dei gruppi di fascisti.
Guardiamo solo a questi ultimi mesi : l’attacco allo Statuto dei lavoratori che non è solo attacco ai diritti sindacali dei lavoratori, ma una sua revisione in termini corporativi; i passi verso il presidenzialismo, con il ruolo, già ora, di Napolitano di legittimazione di norme in contrasto con la Costituzione; il legame Lega/Vaticano nell’attacco al diritto d’aborto, facendo dell’attacco contro le donne una questione politica e ideologica centrale delle istituzioni; il metodo Bertolaso/Berlusconi di imposizione, con una massiccia presenza militare, del modello di ricostruzione de L’Aquila, l’uso della protezione civile del volontariato in funzione del rafforzamento del potere di questo governo. Questo ci spiega perché a Milano Consigli di Zona, e in maniera camuffata, Milano Sport, Comune e Provincia finanziano, coprono, l’accozzaglia nazifascista.
E’ contro questa marcia verso un moderno fascismo che dobbiamo combattere. E’ necessario costruire una Rete Antifascista che si leghi alle altre Reti che si sono riunite il 17 aprile a Brescia per avanzare in questa lotta a 360°.
Contemporaneamente alle provocazioni fasciste si sta affermando la sistematica repressione degli antifascisti che si oppongono, repressione che si manifesta anche nella negazione dei contributi alle iniziative dell’Anpi o la cancellazione di Bella Ciao dalla scaletta celebrativa. Un chiaro segnale che si vuole cancellare e mettere fuorilegge la Resistenza. Una repressione che non è altra cosa da quella che colpisce comunisti, anarchici, attivisti sindacali, lavoratori italiani e immigrati, precari, donne. Il governo Berlusconi ha intensificato la repressione delle lotte sociali operaie con cariche, denunce, multe, ma anche intimidazioni e arresti che riguardano anarchici, studenti, attivisti sindacali e non si fermano le campagne di criminalizzazione con il pretesto del terrorismo e l’uso dell’articolo 270Bis con processi-montature giudiziarie e condanne; ha peggiorato le condizioni di vita dei prigionieri politici, dei detenuti immigrati nelle carceri, dove come le cronache tristemente ci testimoniano, si moltiplicano i casi di pestaggi, torture fisiche e psicologiche, omicidi e suicidi.
Per questo riteniamo necessario costruire un percorso condiviso nelle parole d’ordine e, entro certi limiti, territorio, posti di lavoro, aree su questo che è un terreno generale e al tempo stesso specifico della lotta di classe. Unendo i tanti colpiti dalla repressione in varie forme e intensità, i tanti solidali; occorre costruire iniziative di solidarietà, di controinformazione, strumenti di intervento che vadano oltre la rete internet, ma che sia una rete sociale e politica diffusa. Occorre con chiarezza e fiducia e che la solidarietà e il comune sentire riguardi tutti i compagni, nessuno escluso. Proponiamo una rete, un coordinamento o come si voglia chiamare, che lavori essenzialmente su Milano e che via via si estenda come proposta e metodo su scala nazionale. Proponiamo una campagna che vada fino al 19 giugno, dove secondo noi si deve organizzare un corteo cittadino.

Circolo proletari comunisti Milano
prolcom.mi@tiscali.it

visita il blog : http://proletaricomunisti.blogspot.com

fip. 25/04/2010

giovedì 22 aprile 2010

Aggiornamenti sulla rivoluzione nepalese

Nell'attuale fase di scontro tra forze rivoluzionarie e controrivoluzionarie in Nepal, i giornali borghesi nepalesi stanno pubblicando insistentemente notizie circa addestramenti militari popolari di massa da parte del Partito Comunista del Nepal Unificato (maoista) in vista della presa finale del potere.
Seguono vari articoli tradotti liberamente dalle agenzie di stampa "nepalnews.com" e "ekantipur.com" tra cui importanti prese di posizione del governo reazionario e di leader del partito.


I maoisti addestrano i quadri e i cittadini comuni per “l’autodifesa”

20/04/2010

Il Partito Comunista del Nepal Unificato (Maoista) sta fornendo addestramento fisico in tutta la nazione ai suoi quadri e a gente comune con il fine di prepararli per una possibile ribellione di popolo. Rapporti dicono che a Kailali, circa 3000 persone, tra cui sia quadri del partito sia gente comune, sono stati tenuti in 10 diversi campi temporanei per un allenamento di una settimana. I giovani di età compresa tra 16 e 25 stano partecipando alla formazione che è iniziata Lunedi. Il partito ha provveduto vitto e alloggio per loro. Essi vengono addestrati nell’uso del bastone e in competenze di autodifesa. Il partito ha detto, chei prevede di formare altre 7000 persone negli altri distretti. È interessante notare che il partito ha scelto uno slogan per la formazione, 'tutti i giovani sono YCL(Lega dei Giovani Comunisti n.d.r.), tutti YCL sono militanti'. Allo stesso modo, allenamenti fisici sono stati condotti nel distretto di Banke compreso nel capoluogo Nepalgunj. La formazione continua anche a Nawalparasi e nel distretto di Chitwan. A Nawalparasi, gli allenamenti sono iniziati lo scorso Mercoledì. Membri di varie organizzazioni sorelle hanno partecipato alla formazione tenute in diverse scuole e college e altre in campi all’aperto. I corsi di formazione sono stati condotti a Kawasoti, Shivmandir, Pragatinagar, Agyauli, Bhumahi, Ramnagar, Sunwal, Arunkhola Bardghat e VDC. Queste VDC sono vicino ai campi dell’Esercito Popolare di Liberazione di Hattikhor, Jhyaltungdanda e Jargah. A differenza di Kailali, persone di tutte le età hanno partecipato all’allenamento di Nawalparasi. I tirocinanti sono stati formati sul bastone e capacità di autodifesa. Nei corsi di formazione che sono stati condotti a Chitwan Kumroj, Shaktikhor e Krishnapur, solo i quadri della YCL sono stati addestrati finora. I leader maoisti del distretto hanno detto che gli studenti e gli insegnanti maoisti iscritti al partito saranno formati nella seconda e nella terza fase. I’ UCPN (maoista) recentemente sta organizzando le unità di formazione in molti distretti di tutto il paese . Anche se i leader centrali negano queste attività, stanno chiedendo ai loro quadri e ai cittadini comuni di prepararsi per una ribellione di popolo. I rapporti dicono che i corsi di formazione sono stati anche condotti nei remoti villaggi di Rolpa e Sindhupalchok. In alcuni dei distretti orientali, i maoisti hanno formato dei commando speciali di task force, offrendo loro corsi di formazione speciale.


Il governo considera l’addestramento militare dei maoisti come una rottura dell’accordo di pace.
21/04/2010

Mercoledi il governo ha dichiarato che la recente formazione militare che l’UCPN (maoista) sta organizzando per i suoi quadri e la dimostrazione di armi in vari distretti sono una violazione del Comprehensive Peace Accord (CPA). I ministri, nella riunione di Gabinetto Mercoledì, hanno chiesto al primo ministro Madhav Kumar Nepal di preparare una strategia per tenere a freno i maoisti, il ministro per la riforma agraria e la gestione Dambar Shrestha ha dichiarato: "Faremo discussioni approfondite circa l’ addestramento militare maoista e le assemblee di massa nel Consiglio dei ministri di giovedi". Il portavoce del governo e ministro dell'informazione e delle comunicazioni Shankar Pokharel ha detto che il gabinetto previsto per Giovedi discuterà le ultime attività dei maoisti nei dettagli e preparerà una contro-strategia. Le osservazioni del governo arrivano mentre la principale opposizione minaccia di far cadere il governo attraverso le proteste di strada e mentre conduce un intenso lavoro interno del partito per raccogliere migliaia di quadri nella Capitale il 1 ° maggio. "L'addestramento militare", e i preparativi per il raduno di massa hanno fatto insospettire gli altri partiti circa l'intenzione dei maoisti. I leader del Partito del Congresso Nepalese nella riunione del Comitato Centrale di Mercoledì hanno espresso seri dubbi circa l'impegno alla redazione della costituzione da parte dei maoisti e hanno esortato la leadership del partito di sollevare la questione nella prossima riunione del “Meccanismo Politico di Alto Livello” (un organismo in cui sono presenti 2 membri per ognuno dei 3 partiti nepalesi principali: il Nepali Concress, Il CPN-UML e appunto il UCPN(maoista) n.d.r.)La riunione del Partito del Congresso ha definito l’addestramento militare maoista un tentativo di spingere la nazione verso la guerra e sabotare il processo di pace".
Il consiglio dei Ministri fa appello ai Maoisti di fermare l’addestramento militare

22/04/2010

KATHMANDU- La riunione di Gabinetto di Giovedi ha fatto appello al principale partito di opposizione UCPN (maoista) di fermare immediatamente il suo addestramento militare per i quadri del partito. La riunione informale dei ministri tenutasi presso la residenza ufficiale del primo ministro Madhav Kumar Nepal a Baluwatar ha concluso che il corso di formazione impartito dai maoisti per i suoi quadri in tutta la nazione sono attività semi-militari. Ha inoltre messo in guardia di adottare severe misure contro tale mossa, se i maoisti ignoreranno l'appello del Governo. L'incontro, a cui hanno partecipato i capi delle tre agenzie di sicurezza la Polizia Nepalese, Le Forze Armate di Polizia e il Dipartimento di Intelligence del Nepal, ha diretto le forze di sicurezza di adottare politiche specifiche di sicurezza per il 1 ° maggio in vista dell’agitazione dei maoisti. Nel corso della riunione, i capi delle agenzie di sicurezza hanno informato il Governo circa la situazione della sicurezza del Paese. Il consiglio dei ministri è stato convocato dopo che i ministri hanno chiesto al primo ministro di elaborare una strategia per tenere a freno i maoisti che hanno chiesto la formazione di un governo di unità nazionale. La decisione del governo giunge sulla scia degli avvertimenti maoisti di rovesciare il governo attraverso le proteste di strada e un intenso lavoro interno del partito per raccogliere migliaia di quadri nella Capitale in occasione della giornata internazionale del Primo Maggio.

Il Partito Comunista del Nepal Unificato (maoista) intensifica l’addestramento fisico.

22/04/2010

L’ Unified CPN (maoista) sta intensificando la preparazione fisica di giovani nel mezzo di varie critiche da parte degli altri partiti politici e della società civile. A Jhapa, il partito ha anche imposto il divieto di avvicinarsi alla popolazione e al personale dei mezzi di comunicazione dentro e intorno al campo di addestramento. La formazione è in corso da tre giorni. Oltre 600 quadri maoisti sono impegnati nella sessione di formazione condotte a Bahundagi e Satasidham. Ai partecipanti alla formazione è stato detto di rimanere in qualità di ospiti del villaggio locale. Il maoisti hanno scelto aree forestali per lo svolgimento della formazione, che dicono sia stata preparata per eventuali cospirazioni da parte delle forze regressive. Sono addestrati sull'uso del bastone, coltelli e pistole. Nel distretto occidentale di Dang, il partito ha condotto una formazione analoga in 45 luoghi. La Lega dei Giovani Comunisti ha dichiarato che oltre 10.000 giovani frequentano l’addestramento. il quotidiano Kantipur ha citato fonti maoiste dicendo che si stanno preparando per contrastare l'eventuale resistenza degli altri partiti dopo il 28 maggio quando il partito promulgherà unilateralmente la nuova costituzione. A Bajhang, la popolazione locale ha iniziato una migrazione verso l'India nel timore delle riprese delle ostilità il 28 maggio. I maoisti hanno assunto con la forza almeno 20 o 50 giovani in ogni villaggio per la formazione. Gli abitanti del villaggio stanno migrando insieme alle loro famiglie. Un grande numero di persone che hanno vissuto in India durante la decennale insurrezione era tornato nel paese dopo il cessate il fuoco. Nonostante la testimonianza della formazione maoista sia continua vari luoghi, gli abitanti del villaggio nel distretto di Doti negano di parlare con le persone di media per paura che potrebbero essere attaccati con l’accusa di essere spie.


Battharai minaccia “un’alluvione umana” nelle strade se non verrà promulgata la costituzione.

22/04/2010


Il Vice Presidente dell’UCPN (maoista) Dr. Baburam Bhattari ha minacciato l’instaurazione della "Repubblica federale democratica del popolo" portando centinaia di migliaia di persone per le strade, se la nuova Costituzione non sarà redatta entro il termine del 28 Maggio.Il leader maoista ha rinnovato l’avvertimento più volte ribadito dal suo partito in un momento in cui l’opinione pubblica ha il timore che la nazione potrebbe tornare alla guerra civile ancora una volta.Egli ha sostenuto che l'obiettivo del suo partito è quello di instaurare una repubblica federale democratica nel paese. "L’obiettivo dei maoisti 'è quello di istituire una vera Repubblica popolare democratica federale in quanto quella attuale è la Repubblica di borghesia", ha detto il Dott. Bhattari, intervenendo oggi ad un programma nella capitale.In un contesto di formazione militare di base a livello nazionale dei maoisti per suoi quadri, la dichiarazione di Bhattarai ha approfondito il sospetto tra i partiti non-maoisti che i maoisti potrebbero andare avanti con il loro piano di catturare il potere dello stato.

TARANTO: 3° GIORNO DELLA "TENDA PER IL LAVORO"

Da martedì scorso i Disoccupati Organizzati Slai cobas per il sindacato di classe hanno organizzato una "Tenda per il lavoro". E' proprio davanti al Comune, ad assediarlo. E' ora la nuova sede dei disoccupati, da dove partono iniziative di lotta e per unire un vasto fronte a sostegno del diritto al lavoro e al salario; qui scrivono i manifesti, i volantini, i comunicati stampa, le lettere aperte; qui si organizzano le assemblee, gli incontri.
E' una "spina nel fianco" delle istituzioni, una provocazione, una sfida in una realtà in cui tanti lavoratori, lavoratrici, dall'Ilva, alle pulizie, dall'indotto Arsenale, al call center Teleperformance, ecc. hanno perso o stanno per perdere il lavoro.
I Disoccupati Organizzati si pongono oggettivamente come avanguardia di questo fronte del lavoro, e con la tenda stanno chiamando tutti gli altri settori dei lavoratori ad unirsi, a costruire una vasta mobilitazione, indicando a tutti, con le parole ma soprattutto con le lotte fatte, la strada della rivolta dei proletari e delle proletarie in questa città; chiamando gli altri lavoratori a liberarsi dalle catene perdenti dei sindacati confederali.

Anche una parte del circolo di proletari comunisti ha trasferito alla Tenda le sue riunioni, l'organizzazione delle mobilitazioni politiche, la formazione. E quest'anno il 25 aprile sarà alla tenda!

mercoledì 21 aprile 2010

UN NUOVO 25 APRILE


La seconda assemblea nazionale antifascista tenutasi il 17 aprile a Brescia dopo quella del 6 febbraio a Napoli, ha visto una presenza di più realtà, con una presenza rappresentativa dal sud al nord: Napoli, Roma, Parma, Taranto, Pavia, Milano, Bergamo, Brescia, Ravenna, Forlì/Cesena, Palermo, Verona, Trieste.

Questo riscontro positivo di partecipazione, unito ad uno spirito unitario e costruttivo ha fatto fare un altro passo avanti alla costruzione di un'effettiva rete nazionale e di un'attività comune e coordinata. Così come vi è stato un approfondimento dell'analisi del fascismo e della lotta antifascista, a partire dalla visione del fascismo a 360° e dei 3 aspetti legati dell'antifascismo: militante, sociale, culturale.

In questo quadro, l'assemblea ha assunto tutte le iniziative che vi saranno sui territori il 25 aprile e ha realizzato un manifesto nazionale, esprimendo quindi per la prima volta un quadro unitario delle mobilitazioni antifasciste.

Proletari comunisti, a differenza di quanto viene affermato da alcune realtà di compagni che scambiano l'effetto con la causa, che vedono essenzialmente l'avanzata dei gruppi di fascisti e neonazisti, denuncia il complessivo processo, politico, economico, ideologico da moderno fascismo che in tutti i campi viene realizzato da parte del governo, dello Stato; è questo moderno fascismo che chiaramente alimenta, utilizza, incoraggia l'azione dei gruppi di fascisti.
Guardiamo solo a questi ultimi mesi:
l'attacco allo Statuto dei lavoratori che non è solo attacco ai diritti sindacali dei lavoratori, ma una sua revisione in termini corporativi;
i passi verso il presidenzialismo, con il ruolo già ora di Napoletano di legittimazione di norme in contrasto con la Costituzione;
il legame Lega/Vaticano nell'attacco al diritto d'aborto, facendo dell'attacco contro le donne una questione politica e ideologica centrale delle istituzioni;
La sospensione per decreto del governo delle trasmissioni televisive giornalistiche durante la campagna elettorale, e l'assoluta uniformità al governo dell'informazione;
Il metodo Bertolaso/Berlusconi di imposizione con una massiccia presenza militare del modello di ricostruzione de L'Aquila, l'uso della protezione civile, del volontariato in funzione del rafforzamento del potere di questo governo;
l'azione del padronato contro i lavoratori, che nei recenti accordi con i sindacati istituzionali (vedi il contratto dei chimici, l'accordo sulla Triumph, ecc.), non solo attacca i diritti dei lavoratori, ma porta avanti esplicitamente una linea, anche ideologica, corporativa di unità padroni/lavoratori in contrapposizione con altri lavoratori;

E' contro questa marcia verso un moderno fascismo che dobbiamo combattere.

martedì 20 aprile 2010

Basta con l'antifascismo parolaio! Il caso Forlì

Forlì, comitato per l'acqua pubblica: entra forza nuova, escono rifondazione e pdci (federazione della sinistra).

Mentre a Roma i fascisti aggrediscono con mazze e bastoni i compagni che attacchinavano manifesti a favore della campagna per l'acqua pubblica, a Forlì fogna nuova entra nel "Comitato per l'acqua pubblica", sostenuta dalla lista civica ‘Destinazione Forlì'.
I "civici" hanno legittimato i neonazisti di fn in nome di una "nuova" (buona?) politica, evidentemente senza discriminanti democratiche e antifasciste che sanno troppo di "cattiva" politica. Il "nuovo" che avanza in regione, per esempio, ha la faccia di Gigi Guerzoni, 34 anni, bolognese con residenza a Castel Bolognese, responsabile provinciale dei giovani di Forza Nuova, con numerosi precedenti per reati di discriminazione razziale, porto d’armi, fabbricazione di ordigni esplosivi, violenze e minacce, voce e chitarra del gruppo musicale nazirock “Legittima Offesa”.
E cosa succede dentro il comitato promotore di cui fanno parte il popolo viola , arci, cgil e la sinistra ex parlamentare? Invece di contrastarli e buttarli fuori dal comitato perchè i fascisti non hanno mai fatto il bene del popolo e sono sempre stati al servizio dei padroni, perchè abbiamo ancora una Costituzione nata dalla Resistenza antifascista e leggi (anche se inapplicate) che mettono fuorilegge fascisti e razzisti, cosa fanno i falsi comunisti della federazione della sinistra di Forlì? Se ne vanno loro, permettendo la penetrazione e la legittimazione dei nazi di fn! E dimostrando la vera natura del loro "antifascismo": parolaio, elettoralista. Inutile.
Il popolo viola che vuole contrastare la costruzione di un regime da parte del governo Berlusconi, in questo caso, a Forlì, nella migliore delle ipotesi non comprende che i pretoriani del regime in formazione ce li ha già tra le sue fila pronti a diffondere il loro veleno reazionario nei settori popolari e a sabotare mobilitazioni di massa. Nella peggiore, dimostra che l'indifferentismo politico di una certa sinistra (viola) di base aiuta il processo della formazione del regime.
In romagna è ancora troppo debole il contrasto ai fascisti, e quest'ennesimo episodio lo dimostra. Ci vuole un'altra politica a partire dalla messa in pratica dell'antifascismo, a livello militante, sociale, culturale.
Proletari comunisti di Ravenna è sotto processo per questo e il giorno della seconda udienza, il 18 maggio, può essere un momento per difenderlo e rilanciarlo. In quella data organizziamo un presidio e un'assemblea nel pomeriggio.

prolcomra@gmail.com
20/04/2010

25 aprile in piazza contro il moderno fascismo

in questo 25 aprile proletari comunisti invita a partecipare alle manifestazioni che si svolgono nelle diverse città italiane
in particolare segnaliamo quelle in cui sono impegnati i compagni e le realtà organizzate che hanno partecipato all'assembla nazionale per costruire una rete nazionale antifascista e naturalmente antirazzista e contro la repressione tenutasi a brescia il 17 aprile
per quanto riguarda proletari comunisti ci sarà la nostra presenza organizzta e contributo alla promozione a palermo - per iniziativa essenzialmente dell'organizzazzione giovanile red block - a Taranto , dove sarà presente e attivo lo
slai cobas per il sindacato di classe - a Bergamo e Milano, dove segnaleremo in particolare il legame tra antifascismo e repressione
nei prossimi giorni daremo indicazioni precise di luoghi e materiali
retative a queste manifestazioni


proletari comunisti
20-4-2010

Fiat: una proposta indecente?

In attesa del famoso annuncio del piano quinquennale (lo chiamano proprio così) del 21 aprile che Marchionne farà a Detroit la Barclays Capital, non un pinco pallino qualsiasi, suggerisce una soluzione che considera risolutiva. E si esercita anche a modo suo, citando perfino Gramsci, nell’analisi dell’imperialismo.
I sindacati confederali staranno sicuramente riflettendo sulla proposta che somiglia ad uno scambio di prigionieri, e per i padroni, che come si vede non hanno scrupoli, gli operai sono proprio incatenati alle loro fabbriche e al loro sistema… e gli operai? Quando abbandoneranno i loro scrupoli?


*** *** ***
PARTERRE / Idea Barclays per Fiat: tagli e azioni ai sindacati

16 APRILE 2010
La soluzione per lo scorporo di Fiat auto? Dare il 25% ai sindacati in cambio del sì a 11mila licenziamenti. La proposta quanto meno insolita arriva da un report di Barclays Capital che cita più volte Antonio Gramsci (anche questo non capita tutti i giorni) per sostenere la seguente tesi: «gli operai italiani di Fiat non sono sfruttati, ma sfruttano i lavoratori e i consumatori di Brasile e Polonia» perché senza i profitti in questi Paesi, Fiat Auto non sarebbe in grado di mantenere i posti di lavoro in Italia. La soluzione, secondo gli analisti della banca, potrebbe essere quella adottata l'anno scorso sia da General Motors sia da Chrysler (ma che nessuno in Europa ha finora mai osato proporre): cedere ai sindacati il 25% di Fiat Auto – valutato dalla banca 2,5 miliardi di euro – in cambio del sì a 11mila tagli in Italia; ciò farebbe tornare istantaneamente in attivo le attività italiane di Fiat Auto, mentre i sindacati potrebbero, con quei fondi, garantire 60mila euro l'anno per 5 anni ai lavoratori licenziati. (A.Mal.)
Il Sole 24 Ore
*** *** ***

lunedì 19 aprile 2010

L'onorevole leghista si dimette contro... il cretinismo parlamentare!

Le dimissioni di Brigandì, avvocato di Bossi

L’onorevole leghista lascia “Senza senso fare il deputato”

Brigandì è l’avvocato della Lega. Ha difeso Umberto Bossi in 199 processi dai quali, ricorda, è risultato “sempre assolto”. (…)

“Mi dimetto perché non ha più alcun senso fare il parlamentare. Le Camere sono state svuotate di ogni loro funzione. Non hanno più alcun potere di iniziativa legislativa e sono state messe nella condizione di fare solo in notaio della volontà del governo.” A lanciare il suo “j’accuse” contro un sistema che mortifica il ruolo del “legislatore-principe” è Matteo Brigandì, deputato e avvocato della Lega.

Martedì prossimo Montecitorio dovrà discutere le sue dimissioni presentate con una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, già prima delle ultime elezioni.

“Io non me ne vado dalla Lega sia ben chiaro – precisa Brigandì - semplicemente non sopporto più questa ipocrisia. Fare il parlamentare, adesso come adesso, non ha più senso. Non ti danno la possibilità di poter incidere nel processo di formazione delle leggi. Anche quando fai qualche proposta di legge, non viene presa in considerazione. Acquistiamo importanza solo quando dobbiamo schiacciare il bottone per votare quello che ti chiede la coalizione o la forza politica a cui appartieni. Pertanto io mi chiamo fuori da questa situazione e torno a fare solo l’avvocato”.

Mancava solo che aggiungesse che non crede più al cretinismo parlamentare…

C’è ancora qualcuno che deve andare a votare?

Dal Il Sole 24 Ore 18/4/2010

Il sindaco Cammarata e il pugno di ferro... contro le masse popolari

“Il pugno di ferro del Comune” titola La repubblica di Palermo del 13 aprile, riportando le intenzioni dell’amministrazione Cammarata contro gli “abusivi” di ogni tipo, per bocca del suo vicesindaco Scoma, che pensa ad un “pacchetto decoro” e di cui riportiamo le parole perché crediamo chiariscano bene il tipo di persone con cui abbiamo a che fare e la politica che intendono perseguire.
La causa scatenante sarebbe l’episodio in grande stile dell’arresto di un gruppo di lavavetri immigrati avvenuto con grande spiegamento di forze di polizia e perfino l’impiego di un elicottero! che ha paralizzato per qualche ora un punto nevralgico della città con automobilisti che hanno assistito a scene di caccia agli immigrati che improvvisamente scappavano, braccati e arrestati dalla polizia di stato perché intralciavano il traffico!

I lavavetri, però, non possono essere perseguiti perché “il loro non è un mestiere esercitato abusivamente – spiegano i vigili urbani – per multarli serve un’ordinanza” che dovrebbe prevedere una multa per intralcio al traffico di circa 170 euro, ma sarà previsto anche il sequestro del secchiello e della spugna!!! “La multa, lo so bene, [no, non è un fesso Scoma!] non la paga nessuno – dice il vicesindaco, ma credo che potenziare i controlli possa scoraggiare gli abusivi. Con i controlli, poi, scatta la verifica sul permesso di soggiorno”. È qui, infatti, che italiani e stranieri, normalmente affratellati dallo stesso tentativo di sbarcare il lunario facendo mille mestieri, ricevono un trattamento diverso! Infatti due immigrati senza permesso di soggiorno sono stati espulsi! Altri cinque sono in attesa di permesso. L’ordinanza sarà valida su tutto il territorio cittadino “ma con un’attenzione particolare alla circonvallazione”(?) continua serio il lungimirante vicesindaco. Ma una sola ordinanza per il vicesindaco non basta ce ne vogliono almeno tre, e dopo i lavavetri, infatti, sarà la volta dei posteggiatori abusivi: “Ci avvarremo del decreto sicurezza, che permette ai Comuni di variare gli importi dei verbali in base alla gravità degli illeciti che si vogliono punire – spiega Scoma – Quello dei posteggiatori è diventato un fenomeno troppo diffuso”. E dopo ancora il “pacchetto decoro” prevede l’ordinanza per la lotta alla prostituzione di strada…

Ma questa amministrazione e il suo vicesindaco si sono già fatti conoscere per altre imprese: un lungo elenco di denunce penali e amministrative ad ambulanti, rottamai, senza casa; occupanti dei centri sociali, ben 743!!! spazzini per interruzione di pubblico servizio!!! E per non farsi mancare niente la “lotta” alla movida con incursioni nei locali notturni e all’abusivismo in genere, “con l’assessore alle attività produttive, dice Scoma, si è parlato anche di gazebo abusivi [e perché no?] anche di mercatini ambulanti”…

Il vero motivo scatenante di questo nuovo ritorno alla carica dell’amministrazione Cammarata, con il suo vicesindaco, che si sente più sceriffo dello stesso sindaco, è l’aumento della tensione popolare generale e l’impossibilità da parte loro di dare risposte ad una città in preda al caos. Innanzi tutto per il lavoro e la casa: uno degli ultimi episodi vede gli operai della Gesip, azienda comunale, che invadono il palazzo e costringono letteralmente i consiglieri a firmare un documento; e qualche giorno prima uno scontro a colpi di mazza davanti il palazzo di città con alcuni senza casa che hanno scassato una gru per la rimozione delle auto e mandato all’ospedale un vigile urbano, e che hanno invaso una caserma dei carabinieri in costruzione nel cuore dello Zen2…

È intollerabile, ha detto il sindaco, e ha chiesto e ottenuto una riunione urgente del Comitato per l’ordine e la sicurezza, e qui il prefetto Trevisone, il questore Marangoni, il sindaco Cammarata, i comandanti provinciali della guardia di finanza, generale Ricozzi e dei carabinieri Luzi e il vicepresidente della provincia Alongi hanno deciso la strategia da adottare… una stretta generale attraverso le ordinanze e controlli più ferrei... tutto in nome del PACCHETTO SICUREZZA.

Lottare contro il moderno fascismo che avanza!